La decisione è arrivata dopo un lunga nottata in riunione è stata approvata una restrizione delle libertà maggiore che quella attualmente in vigore e nella quale non sono mancati dissidi. I punti di scontro principali sono stati l’economia, la chiusura dei luoghi di culto e la restrizione delle manifestazioni.
Entrerà in vigore da domani (venerdì) e resterà in vigore fino all’11 ottobre, alla fine delle feste ebraiche. Tra i provvedimenti la chiusura dei servizi non essenziali, il blocco delle manifestazioni al di là di un chilometro dalla propria abitazione e in non più di 20 persone. Le sinagoghe saranno in funzione solo per le cerimonie di Kippur. Interventi anche per il settore aereo.