Obiettivi Chiari per la Crescita Rurale
Il bando SRD09, intitolato “Investimenti non produttivi nelle aree rurali,” recentemente pubblicato dalla Regione Abruzzo, si pone obiettivi chiari per promuovere lo sviluppo socio-economico e preservare il patrimonio nelle aree rurali.
Focus del Bando: Sviluppo Socio-economico e Conservazione del Patrimonio
Il bando mira a migliorare la qualità della vita nelle aree rurali, affrontando il benessere collettivo, lo sviluppo occupazionale, e contrastando lo spopolamento nelle aree marginali. L’attenzione è focalizzata sul potenziamento dei servizi essenziali e sulla salvaguardia delle caratteristiche architettoniche tradizionali.
Finanziamenti per 293 Comuni
Il Complemento di sviluppo rurale mette a disposizione un milione e mezzo di euro per 293 comuni abbracciati da questo programma. Con un contributo finanziario al 100%, il bando offre un sostegno che varia da 50 mila a 300 mila euro per ogni domanda ammissibile.
Chi Può Beneficiare del Bando
Gli enti pubblici territoriali, le fondazioni, le associazioni no-profit, i partenariati pubblico-privati, e anche i soggetti privati non agricoli e le cooperative sociali possono beneficiare di questo aiuto.
Interventi Ammissibili
Il bando supporta interventi mirati al recupero e all’ampliamento di edifici pubblici preesistenti, concentrando l’attenzione su strutture legate al welfare, biblioteche, mediateche, centri polivalenti, e progetti per centri di aggregazione e accesso a Internet.
Conservazione del Patrimonio: Vecchie Cascine, Mulini e Elementi Tradizionali
Inoltre, il bando permette interventi per il recupero di edifici e elementi architettonici significativi e di pregio. Il restauro di vecchie cascine, stalle, fienili, mulini ad acqua e a vento è incentivato, così come il recupero di elementi minori come muretti a secco e fontane tradizionali.
Dichiarazioni del Vice Presidente della Regione Abruzzo
Il vice presidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha dichiarato che questo sostegno contribuirà non solo all’ampliamento dei servizi di base, ma anche al recupero e alla valorizzazione del patrimonio architettonico, contrastando lo spopolamento delle aree marginali. Un passo concreto verso uno sviluppo sostenibile e la conservazione delle radici rurali.