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Intitolazioni. Il giardino di piazza Grandi a Milano dedicato alle sorelle Giussani, le creatrici di Diabolik

La cerimonia in occasione del 100esimo anniversario della nascita di Angela Giussani e dei primi 60 anni dell’iconico fumetto 

Milano, 15 giugno 2022 – È stato intitolato oggi il giardino di piazza Grandi a Angela e Luciana Giussani, le sorelle milanesi che nel 1962 inventarono Diabolik, uno dei personaggi più longevi e iconici della storia del fumetto italiano che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 60 anni. Un omaggio che cade anche nel 100esimo anniversario della nascita di Angela (10 giugno 1922).  

Nel novembre del 1962 nelle edicole milanesi occhieggia un nuovo fumetto: si intitola Diabolik, si proclama il ‘Re del terrore’ e ha un formato diverso dai soliti fumetti. Le storie di questo ‘fumetto del brivido’ sono firmate da A. e L. Giussani. Antonio e Ludovico, Andrea e Luca? No Angela e Luciana.  

Nonostante gli anni Sessanta stiano portando a una nuova indipendenza, per due donne della ‘Milano bene’ è reputato ancora sconveniente scrivere storie per adulti nelle quali il protagonista è un cattivo, diabolico criminale che riesce sempre a scappare alla legge e, come se non bastasse, vive more uxorio con la sua bionda compagna di avventure. E sicuramente il grande successo che ben presto investe questo fumetto ‘nero’, ancora oggi tra i fumetti più venduti sul mercato italiano, sta proprio nella personalità delle sue autrici: due donne belle, colte, spiritose e inquiete che non inventano solo una serie, ma un modo tutto loro di fare fumetto, di pensarlo, scriverlo, gestirlo, viverlo.  
 
Ma chi erano le due “misteriose” creatici di quel personaggio che tanto affascina il pubblico? Due donne niente affatto comuni.  

Angela (nata a Milano, il 10 giugno del 1922) ha un carattere forte, è estroversa e ribelle. Passa con disinvoltura da una serata di gala, in abito da sera, alla guida di un aeroplano. Già, perché negli anni Cinquanta, quando le poche donne che guidano un’automobile sono guardate con curiosità e sospetto, Angela ha addirittura il brevetto di pilota d’aereo. E non solo, è una donna sportiva: va a cavallo, scia, pratica diversi sport, guida un’auto (sua). Ma soprattutto lavora sodo. All’inizio come modella per la moda e la pubblicità, poi come giornalista e redattrice. A ventisette anni sposa l’editore Gino Sansoni: un tipo pieno di idee che ha il coraggio e la sfacciataggine di mandarle in stampa tutte. Al fianco di un personaggio tanto dinamico, Angela sembrerebbe destinata a restare in ombra, e invece riuscirà addirittura a surclassarlo.  

Luciana (nata a Milano, il 19 aprile del 1928), sorella minore, si avvicina al mondo dell’editoria qualche anno dopo. Apparentemente più razionale e concreta, all’inizio sembra destinata a una tranquilla carriera di impiegata. Dopo il diploma alla scuola tedesca, trova un buon posto di lavoro presso la Folletto (la nota fabbrica di aspirapolvere). Nell’Italia del dopoguerra, un impiego fisso e ben retribuito è l’ambizione di una vita. Per Luciana, invece, è solo una fase di transizione. Perché lei non si accontenta di stare a guardare le prime avventure editoriali della sorella. E Angela sente il bisogno di coinvolgere Luciana, la cui collaborazione con la Casa Editrice Astoria di Sansoni diventa sempre meno ‘esterna’. Finché quella casa editrice non diventa troppo piccola per le due Giussani, che vogliono qualcosa di più. Qualcosa di tutto loro. Così Angela si licenzia e con la liquidazione apre, nel 1960, la sua casa editrice: la Astorina. 
 

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