Ha tentato fino all’ultimo di evitare una tragedia ben più grossa, perdendo la vita. Cesare Bordoni, 57enne originario di Bondeno e residente a San Pietro in Casale, nel bolognese, è morto ieri mattina, intorno alle 9, a seguito di un incidente avvenuto a Vezzano, nel Comune di Vallelaghi in provincia di Trento. L’uomo era arrivato nel piazzale adiacente al bar ‘Al Bersaglio’, a bordo del proprio camion, intorno alle 6: lì ha lasciato il rimorchio in sosta, dirigendosi con la motrice verso Riva del Garda, dove doveva scaricare il contenuto del mezzo.
Al suo ritorno a Vezzano, poco prima delle 9, ha iniziato le operazioni di aggancio dello stesso rimorchio, adibito al trasporto di legname. Ma qualcosa è andato storto. La motrice del mezzo, all’improvviso, ha iniziato a muoversi in avanti, aiutata anche dalla leggera pendenza del terreno. Bordoni, accortosi del movimento (in direzione, tra l’altro, del centro abitato del paesino), ha tentato di risalire a bordo della cabina, per cercare di fermare il mezzo ed evitare una strage, senza riuscirci.
Un gesto istintivo, pagato con la vita. Secondo quanto dichiarato da alcuni testimoni oculari presenti sul posto, infatti, il 57enne è stato letteralmente trascinato dallo stesso tir e poi sbalzato nella scarpata sottostante: un volo di una ventina di metri che non gli ha lasciato scampo. Solo per un caso, il mezzo, che ha sfondato il parapetto, non ha invece proseguito la propria corsa, fermandosi in bilico sul precipizio.
Sul posto sono immediatamente accorsi gli operatori del 118 con un’ambulanza ed un elicottero con a bordo l’equipe sanitaria di Trentino Emergenza, ma ogni tentativo di salvare la vita dell’uomo è risultato vano. Data la pericolosità della situazione, sul luogo della tragedia sono giunti anche i Vigili del fuoco di Vezzano che – coadiuvati dai colleghi di Trento – hanno recuperato il mezzo.
L’operazione, tutt’altro che semplice, è stata portata a termine grazie all’utilizzo di una autogru nel giro di qualche ora. Accanto al dolore per la perdita di una vita umana, rimangono aperti anche vari interrogativi circa la causa del primo movimento del mezzo: al momento, infatti, non è chiaro se la motrice si sia mossa a causa di un guasto meccanico o se sia stato lo stesso Cesare Bordoni a non inserire il freno a mano.