Secondo Nelson Mandela, leader politico sudafricano e Premio Nobel per la Pace, lo sport ha il potere di cambiare il mondo. In effetti, nella nostra società attuale le discipline sportive hanno un ruolo molto importante a livello globale, Italia compresa.
Oggi come ieri, lo sport ha il potere di unire le persone, sia come partecipanti sia come spettatori nel ruolo di tifosi. Nel caso degli sport più seguiti, come il calcio, una competizione riesce addirittura a sintonizzare un’intera nazione su un unico evento sportivo, “fermando” di fatto il Paese durante l’evento. In Italia abbiamo vissuto momenti di questo tipo durante le finali dei Mondiali o degli Europei e, nel caso di vittoria, sono seguiti festeggiamenti in ogni città.
La stessa situazione si verifica con la vittoria di uno scudetto o di altre importanti trofei. Probabilmente non c’è nessun altro evento in grado di unire le persone in modo così universale, senza distinzioni di classe sociale, orientamento politico, provenienza geografica. Solo lo sport riesce in questo.
Lo sport dall’antichità ad oggi
L’attività sportiva non è certo una novità dell’età moderna, ma veniva praticata fin dall’antichità. La prestanza fisica tra i popoli primitivi era di fondamentale importanza per la sopravvivenza. Ma ben presto l’uomo scoprì che la ripetizione di certi movimenti consentiva di eseguirli con maggiore padronanza e facilità: nasce così l’allenamento. La lotta all’interno della tribù o tra tribù rivali portò a confrontarsi nell’ambito di una stessa disciplina per ottenere la supremazia: in questo modo si sviluppa il concetto di competizione.
Nell’antica Grecia lo sport acquisì un’importanza ancora maggiore. Il ginnasio era il luogo in cui i giovani praticavano l’attività fisica e si allenavano per le gare atletiche. Con il tempo divenne un vero e proprio centro di aggregazione in cui venivano svolte diverse altre attività di tipo educativo e di svago. Il ginnasio era una parte fondamentale nell’educazione dei giovani e rifletteva l’importanza dello sport nella società di quel tempo.
D’altronde la Grecia è la patria dei giochi olimpici, che si svolgevano ogni quattro anni nella città di Olimpia. Dal 776 a.C. al 393 d.C. si tennero un totale di 292 edizioni dei giochi antichi, la cui importanza era tale che durante lo svolgimento venivano addirittura interrotte le guerre tra le varie città-stato della Grecia.
Lo sport è sempre stato praticato nel corso della storia in forma più o meno organizzata, ma ha iniziato ad acquisire l’importanza che ha oggi alla fine dell’800. In questo periodo, infatti, sono state istituite le Olimpiadi moderne, ad opera di Pierre de Coubertin, ed hanno iniziato a diffondersi gli sport in maniera organizzata con la stesura di regolamenti e l’organizzazione di tornei su base locale, provinciale ed internazionale. Per quanto riguarda il calcio, ad esempio, le regole furono stabilite per la prima volta a Cambridge nel 1848, mentre la prima federazione calcistica nazionale venne fondata a Londra nel 1863.
Il business degli sport professionistici
Con l’inizio del XX secolo inizia a svilupparsi lo sport che conosciamo oggi, con competizioni e trofei a vari livelli e di diversa importanza che si svolgono durante tutto l’anno. Lo sport inizia ad essere visto non solo come un’attività sportiva, ma anche come una possibilità di carriera: nasce infatti il professionismo, cioè la possibilità di ricavare il proprio reddito principale dall’attività sportiva.
Ai nostri giorni i giocatori professionisti di sport molto seguiti sono delle vere e proprie celebrità famose in tutto il mondo e corteggiate dagli sponsor. L’influenza che questi personaggi hanno sulle masse, infatti, è tale che le aziende fanno a gara per averli come testimonial dei loro prodotti.
Lo sport oggi non è più solo una attività fisica, ma è un vero e proprio business che muove milioni di euro (o dollari), soprattutto per i cosiddetti sport nazionali, come il calcio in Europa o il basket negli Stati Uniti. L’indotto dello sport riguarda non solo la vendita dei biglietti delle partite, ma anche i diritti televisivi, la vendita di prodotti (merchandising), le scommesse sportive e molto altro.
L’imponente giro d’affari che ruota intorno allo sport spiega gli stipendi da capogiro degli sportivi più importanti, che possono arrivare a guadagnare oltre 100 milioni all’anno. Non c’è da stupirsi con queste cifre, d’altronde solo in Italia lo sport vale 78 miliardi di euro, pari a circa il 3% del PIL nazionale.
I benefici dello sport per l’individuo
Ma per fortuna non c’è solo lo sport professionistico. Ognuno può praticare una disciplina sportiva ottenendo fin da subito dei benefici per il corpo e per la mente. L’attività fisica permette di rinforzare il corpo, ma risulta positivo anche per la mente, dato che aiuta a ridurre lo stress, a combattere la depressione e addirittura aiuta a controllare problemi psicologici più seri. L’esercizio fisico, infatti, contribuisce a rilasciare endorfine e ad aumentare i livelli di serotonina, che migliora l’umore.
In un mondo sempre più sedentario a causa dell’utilizzo degli strumenti informatici, l’attività sportiva acquisisce un’importanza fondamentale, soprattutto tra i più giovani. Praticare uno sport ha anche degli importanti risvolti sociali, dal momento che permette l’aggregazione con altri ragazzi e favorisce la competizione positiva, ispirata dai valori del rispetto per l’avversario e dell’inclusione.
Lo sport permette di veicolare tutto questo e ricopre un ruolo centrale nella nostra società contemporanea. E sicuramente continuerà a ricoprirlo anche in futuro.