Al centro la biodiversità, a rischio nel bacino Adriatico Mediterraneo
Su delega del Sindaco Daniele Silvetti sarà Fabio Vallarola della Direzione Ambiente Verde Pubblico a rappresentare il Comune di Ancona, partner del progetto europeo LIFE+ A_GreeNet, al Seminario Annuale MedCities che si terrà a Sarajevo il 22 e il 23 novembre. A Bruxelles verrà illustrato il lavoro svolto in questi anni, finalizzato alla promozione della realizzazione della infrastruttura verde urbana per adattare la Città costiere del Medio Adriatico ai cambiamenti climatici. Nei mesi scorsi circa trenta soggetti hanno firmato a San Benedetto del Tronto il “documento di intenti” che sancisce l’effettivo avvio del processo che porterà entro l’anno in corso alla firma del Contratto di Forestazione urbana della città costiera del Medio Adriatico (Marche-Abruzzo).
I sottoscrittori – Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Comune di ANCONA, Comune di San Benedetto del Tronto, Comuni costieri Teramani, Università di Camerino, Legambiente, Res Agraria (e per Ancona anche UnivPM e le associazioni 2Hands, CasaCulture, Pungitopo e Hort) si sono impegnati a mettere in comune competenze ed esperienze maturate, a rendere disponibili le proprie risorse umane, tecniche, e strumentali nonché a dare adeguata informazione ai cittadini, attraverso un processo di capacity building (partecipazione dal basso) che porterà nel prossimo periodo alla sottoscrizione del Contratto di Forestazione Urbana e quindi agli interventi specifici, area per area, regolati da una eventuale attivazione di “Bandi a Sportello cui potranno aderire realtà già operative sul territorio.
A Bruxelles si parlerà specificamente di biodiversità, in relazione al fatto che la regione mediterranea è stata testimone di cambiamenti drammatici negli ultimi anni. La crescita senza precedenti della popolazione ha portato a una forte urbanizzazione, soprattutto nelle aree costiere. L’impatto cumulativo del sovrasfruttamento, della popolazione, della governance e dei cambiamenti climatici esercitati sulle aree costiere e marine del Mediterraneo stanno portando a minare la biodiversità, l’integrità degli ecosistemi e a minacciare lo stile di vita mediterraneo. Le città sono in prima linea in questa crisi.
Come reazione a questa grave situazione globale, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla Biodiversità (COP15 2022) si è conclusa con un accordo fondamentale per guidare l’azione globale sulla natura. Il Quadro Biodiversità (GBF) mira ad affrontare la perdita di biodiversità, a ripristinare gli ecosistemi e a proteggere i diritti delle popolazioni indigene.
In questa linea, l’uso di soluzioni basate sulla natura (Nature based Solutions, NbS) e di approcci di gestione basati sugli ecosistemi sta diventando fondamentale. Se si vuole ottenere un Mediterraneo sano e resiliente, questi approcci devono essere applicati sia all’interno che all’esterno delle aree protette, compresi i territori urbani.
Esiste un numero crescente di esperienze e strumenti trasferibili per l’applicazione di approcci di di governance e di gestione integrata sia per le città che per le aree protette, dei quali fa parte lo stesso progetto che vede Ancona partner.