Il calcio, oggi, ha due possibilità: o cambia sul serio oppure è destinato a morire e a diventare uno sport di nicchia. Le Pay Tv stanno soffrendo la crisi economica in atto e, ormai, sembra che gli spettatori virino altrove. Ma le soluzioni ci sarebbero: basta semplicemente applicarle senza perdere ulteriore tempo!
Tempo effettivo o riduzione del tempo di gioco?
Le dirette sono un qualcosa che ha rivoluzionato il mondo del calcio e dello sport in generale. Assistere a un evento live è un qualcosa che è assolutamente imparagonabile. Quindi, l’avvento delle pay-tv, a conti fatti, ha certamente contribuito a rendere ancora più diffuso il gioco del calcio. E non solo. Perché, poi, i colossi mediatici mandano in visione anche altri eventi, rendendoli unici e donandoli un’adrenalina senza pari, coinvolgendo anche altri aspetti, come quelli ludici: non si deve giocare al rischio come può succedere nei numeri roulette, nella speranza che si peschi il coniglio dal cilindro, magari adagiandosi sugli allori. Da questo punto di vista, quindi, nulla da dire. Ben vengano gli eventi live. Per tutti gli eventi che possano generare un certo interesse.
Però, oggi, pretendere che una persona assista per 90 minuti e oltre – con i recuperi extralarge di questo periodo si raggiungono anche i 100 minuti totali -, a uno spettacolo è improponibile. Considerando che alcune partite sono di una ‘bruttezza’ senza pari. Alcune partite finiscono con nemmeno un tiro in porta per squadra e, considerando i tempi ‘persi’ (giocatori a terra, rimesse laterali lente, sostituzioni e così via), i minuti effettivi di gioco sono pochi.
Ecco, bisognerebbe pensare all’istituzione, come nel basket, dei minuti effettivi. Chissà che non porti un nuovo slancio!
Il calcio tornerà a essere un gioco popolare?
Affinché il calcio torni a essere un gioco popolare è necessario che il costo dei biglietti non sia esorbitante per famiglie e ragazzi. Un tempo c’erano perfino degli sconti per i minorenni, poi ridotti agli under 15 e ora under 3. Certo, alcune società praticano ancora agevolazioni di questo tipo ma in primis sono sempre di meno e in secundis i prezzi dei biglietti standard sono davvero troppo, troppo alti.
Va bene l’inflazione, va bene che, spesso, alcuni eventi sono unici, però con i rincari di questi ultimi periodo è normale che una famiglia o un ragazzo decida di fare altro, magari meno dispendioso, come il trekking o una gita al parco.
Perdendo, con il tempo, l’interesse verso questo gioco che resta bellissimo. Del resto, se sono sempre meno i ragazzi per strada, qualche domanda bisogna porsela.
Cambierà la modalità di fare la telecronaca?
Ha effettivamente stancato la modalità di telecronaca per cui anche un passaggio in verticale diventa un elevato gesto tecnico. Bisogna ritornare ai tempi della radio – che, tra l’altro, sta tornando in auge – dove gli spettatori immaginavano cosa stava succedendo e, effettivamente, vedendo le immagini corrispondeva esattamente al vero.
Le telecronache urlate hanno fatto il loro tempo e, quindi, c’è bisogno di più compostezza. Anche il ciclo va per cicli storici e questo, probabilmente, è quello più complicato della sua storia.