I punti interrogativi da parte dei club: tra prestiti, scadenze ed eventuali nuovi contagi e sospensioni
La Serie A, in attesa del via libera definitivo, si prepara alla ripresa. I club di Serie A hanno chiesto nella giornata di lunedì dei chiarimenti alla federazione. Tre, in particolare, sono i punti in questione da parte dei club come riportato dalla Gazzetta dello Sport.
LE SCADENZE DI CONTRATTO
Può la Federazione portare delle modifiche sulle scadenze del 30 giugno prossimo? Esempi diretti sono giocatori come Ibrahimovic, Callejon o Mertens, per fare alcuni nomi tra i più importanti. Vale ufficialmente quanto ha suggerito la Fifa senza dare alcuna direttiva definitiva, cosa che non può fare perché gli accordi tra giocatori e club sono privati? Oppure alcune società rischiano di perdere al 30 giugno alcuni giocatori come Ibra & co se decidessero di non accettare questo prolungamento?
GLI OBBLIGHI DI RISCATTO
La Federazione può intervenire sui contratti dei calciatori in prestito o con obbligo di riscatto? Diventerebbe obbligatorio prolungare questi contratti per tutelare i club sull’estensione del campionato oppure c’è il rischio che i giocatori possano decidere di tornare ai rispettivi club di appartenenza dal 30 giugno?
UN ALTRO STOP?
Quali effetti giuridici potrebbero subire calciatori e club in caso di ripresa del campionato e successiva interruzione per conseguenze derivanti da contagio Covid 19? L’assunzione del rischio di un fatto non più imprevedibile potrebbe ricadere sul club. Dunque, di chi sarebbe la colpa e cosa accadrebbe se un giocatore diventasse vittima del virus? Si bloccherebbe il campionato intero? Si allontanerebbe solo il giocatore? Quali conseguenze ci sarebbero a livello giuridico?