Medici e anestesisti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) sono in sciopero per 24 ore. Si asterranno dal lavoro medici, veterinari e dirigenti sanitari di tutte le regioni di tutte le principali sigle sindacali di categoria, incluse le maggiori (Anaao e Fp Cgil Medici)
Sarà un “Black Friday” a tutti gli effetti quello della giornata di oggi, ma non solo per lo shopping a prezzi scontati; pazienti ed utenti del servizio sanitario nazionale, infatti, dovranno fare le spese della protesta indetta dal Servizio sanitario nazionale.
Le motivazioni alla base dello sciopero sono molteplici: a partire dall’insufficienza del finanziamento previsto per il Fondo sanitario nazionale 2019, in relazione alla garanzia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) ed agli investimenti nel patrimonio edilizio sanitario e tecnologico. Ma anche il mancato incremento delle risorse destinate all’assunzione del personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Inoltre, l’esiguità delle risorse assegnate al finanziamento dei contratti di lavoro, i ritardi amministrativi nei processi di stabilizzazione del precariato del settore sanitario e il mancato finanziamento aggiuntivo per i contratti di formazione specialistica.
Il sindacato degli anestesisti rianimatori (Aaroi-Emac) che ha previsto un’ampia adesione, ha così dichiarato: “Lo sciopero provocherà forti disagi negli ospedali italiani, con il probabile blocco delle sale operatorie che avrà come conseguenza l’annullamento di migliaia di interventi. Saranno invece garantiti tutti gli interventi indifferibili e tutelati i pazienti fragili”.
Alessandro Vergallo, presidente Aaroi-Emac, afferma: “Questo sciopero è anche per i cittadini, danneggiati dalla malagestione della sanità italiana. Il SSN deve continuare a garantire a tutti il diritto alla salute, anche attraverso la tutela del personale che vi lavora e il rispetto del Contratto e dei diritti fondamentali dei lavoratori che talvolta vengono violati”.
Pertanto saranno garantite le attività di urgenza e di pronto soccorso, ma interventi e visite saranno a rischio.
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