Multifunzionalità, agriturismo, fattorie didattiche per la diversificazione dell’economia rurale. Sono stati gli argomenti al centro dello Study Tour per una delegazione della FAO (Food & Agricolture Organization of the United Nation) proveniente dalla Giordania accolta ieri dall’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, nella sala conferenze del Consorzio di Bonifica di Matera. A dare il benvenuto, la dirigente generale alle Politiche agricole della Regione Basilicata, Emilia Piemontese, insieme al direttore generale dell’Alsia, Aniello Crescenzi.
“Tutti i punti di forza dell’offerta legata al settore dell’agriturismo e della multifunzionalità – ha spiegato Emilia Piemontese – sono stati illustrati ieri al gruppo di funzionari FAO. Cultura e natura, aria aperta, montagna, collina e mare, grandi attrattori adrenalinici, percorsi ciclabili, itinerari slow, turismo dei borghi e turismo rurale, tour per gli amanti dell’enogastronomia, elementi che fanno della Basilicata rurale una delle regioni più accoglienti d’Italia con una presenza di 212 aziende agrituristiche presenti sul territorio lucano, in crescita nel 2022 del 4,4% rispetto al 2021.
Oltre ad aver illustrato gli interventi già realizzati e quelli programmati nel periodo 2023-2027 a favore della multifunzionalità e della diversificazione dell’economia che dispongono di una dotazione finanziaria di circa 52 milioni di euro- ha continuato Piemontese- è stato utile condividere e fornire ai funzionari FAO informazioni sulle modalità di programmazione e attuazione attraverso i bandi di sostegno rivolti sia agli enti pubblici sia agli privati per favorire investimenti volti a migliorare il livello di infrastrutture e servizi viari, idrici e digitali nelle aree interne, per la valorizzazione del paesaggio e l’architettura rurale, per accrescere l’occupazione e la qualità della vita e per la diversificazione dell’economia rurale in attività non agricole attraverso investimenti in agricoltura sociale, fattorie didattiche e trasformazione dei prodotti agricoli”.
“L’attività delle fattorie didattiche è fondamentale per la rivitalizzazione e la fruizione dei territori rurali – ha dichiarato Aniello Crescenzi alla platea giordana, aggiungendo che esse svolgono un ruolo importante per la tutela del territorio rurale, per la conservazione della biodiversità, l’educazione alla sostenibilità, la promozione turistica e nella conoscenza del patrimonio agricolo locale”. Tra gli altri argomenti illustrati, anche l’iter di approvazione previsto per l’accreditamento delle fattorie didattiche operanti nel territorio della Basilicata, sul quale è intervenuto Emanuele Scalcione di Alsia, e la valorizzazione degli itinerari di biodiversità di interesse agricolo come nuovo modello della multifunzionalità a cura di Pietro Zienna di Alsia.
Molto interesse è stato registrato da parte degli ospiti della delegazione giordana che hanno trovato utile apprendere le caratteristiche del modello lucano, dal regolamento sulla multifunzionalità all’approccio per lo sviluppo del territorio sia favorendo le condizioni di contesto sia le imprese private, dagli strumenti formativi per la gestione delle fattorie didattiche fino al turismo rurale come “modello di turismo di comunità rurale”, fatto di escursioni, cultura, tradizioni popolari, buona cucina, ma anche di sport, di attività naturalistiche, di laboratori per grandi e piccoli dove si imparano le ricette della tradizione e i segreti della campagna, per vivere una esperienza alla scoperta del territorio.