Nella stessa seduta consiliare è stato affrontato l’argomento relativo al cosiddetto “Nodo di Perugia”, attraverso la risposta della stessa presidente Proietti ad una interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione Nicola Alemanno (Forza Italia), Jacopo Barbarito (Fratelli d’Italia) e Roberta Ricci, Catia Degli Esposti e Giovanni Dominici (Gruppo Lega).
In particolare, i sei consiglieri chiedevano a quale titolo la Provincia di Perugia, nei mesi scorsi sia intervenuta direttamente presso il Ministero competente sull’opera in questione “e su un tracciato che non la vede coinvolta, né come gestore, né come proprietario”.
La presidente Proietti, dopo aver sottolineato come rispetto a tale infrastruttura sia stato fatto “un grande lavoro politico, che vede una generale convergenza e condivisione tra istituzioni come mai si è registrato”, ha ribadito la legittimità dell’operato della Provincia, “organo politico eletto e pensante che ha il dovere di essere propositivo e dialogare con gli altri livelli istituzionali”. “Abbiamo cercato – ha ricordato – di dare il nostro fattivo contributo alla luce del reticolo stradale che gestiamo, che rappresenta il sistema viario più importante della regione”.
Per la presidente, come già dichiarato precedentemente, occorre passare dal progetto del “Nodino” a quello del “Nodo”, per creare così una infrastruttura risolutiva, capace di decongestionare il traffico che insiste sul capoluogo e aumentare i livelli di sicurezza. “Se procederemo verso la realizzazione del Nodo nella sua interezza – ha aggiunto – potremo avere effetti benefici sul resto della rete viaria regionale”.
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