Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega, ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus su temi sensibili tra cui Ungheria, i fondi della Lega e Juncker.
Nel corso della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca ha parlato di alcuni temi attuali che riguardano il suo partito e la situazione in Europa. Per quanto riguarda l’indagine sui fondi della Lega in Lussemburgo, Ciocca ritiene che “la magistratura ci deve aiutare perché la Lega è parte lesa. La Lega attuale è parte lesa di cattive gestioni del passato e non può essere messa in difficoltà. Qui si corre il rischio di fermare il progetto Lega di Salvini e questo non va bene. Responsabilità in capo agli attuali dirigenti della Lega non ce ne sono”.
Per quanto riguarda lo scenario europeo, le domande si sono concentrate sul recente voto alle sanzioni all’Ungheria. ““E’ una farsa. Ci deve essere l’unanimità per far passare questa cosa e quindi non passerà mai. Noi comunque abbiamo votato contro perché se un primo ministro, eletto in modo democratico, porta avanti la linea dei respingimenti e della protezione dei confini va rispettata la volontà popolare”. Gli europarlamentari del M5S, invece, “hanno deciso di prendere una linea che fa contenti gli junckeristi. Si vedeva nell’occhio di alcuni colleghi l’odio nei confronti di un Paese come l’Ungheria.” Ciocca rivolge anche un consiglio al Premier Giuseppe Conte: “la Lega di Salvini spesso ci prende, quindi secondo me dovrebbe seguire la linea di Salvini per non sbagliare.”
Infine, alcuni commenti sono stati fatti sul discorso di Juncker. “Giornata triste nel sentire l’ultimo discorso di Juncker sullo stato dell’UE. Ricorderò a lungo la sua frase: il popolo europeo vuole certezze e non vuole incertezze. Juncker non sa ancora dopo anni cosa vuole il popolo europeo. Le certezze, o meglio le incertezze, non sono quelle che il popolo chiede”. “Vogliamo un’Europa che sappia portare avanti le istanze dei cittadini. La politica si fa ascoltando e agendo. Invece l’attuale Europa degli junckeristi non vogliono ascoltare i cittadini, ascoltano solo multinazionali, banchieri e finanza speculativa”.
“Dopo le elezioni europee, ci sarà il vero cambiamento e Juncker lo guarderà da casa bevendo un bicchiere di grappa. Se è vero che Juncker beve? Ieri un giornalista molto presente al Parlamento Ue di Strasburgo mi ha detto: stamattina era impossibile stare vicino a Juncker”, ha aggiunto l’eurodeputato della Lega.