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Chiusura strada sommergibile a Pegli

 

Martedì 2 aprile 2019 il Consiglio comunale è iniziato come di consueto con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

In seguito alla chiusura della strada ‘sommergibile’ nell’alveo del torrente Varenna, il traffico a Pegli è congestionato dalla presenza dei mezzi pesanti che percorrono la viabilità urbana. Mauro Avvenente (Pd) ha chiesto quali provvedimenti la Giunta intenda prendere per risolvere la situazione.

La replica dell’assessore Paolo Fanghella: «La pista ‘sommergibile’ è stata concessa al Comune dalla Provincia e, dopo, dalla Regione per alleggerire la viabilità ordinaria a Pegli. In seguito all’adozione del Piano di Bacino si era previsto che l’uso sarebbe cessato il 31/12/2018 e il Comune avrebbe dovuto attuare un progetto di viabilità alternativo all’utilizzo della strada. L’attuale Giunta si è attivata per chiedere un prolungamento della concessione, impegnandosi a presentare il progetto entro un anno. In attesa della risposta da parte dell’Autorità di Bacino la strada deve rimanere chiusa, ma siamo andati avanti con la progettazione della nuova viabilità e, in circa due mesi, contiamo di arrivare ad avere il definitivo. La stima di questo lavoro è di circa 6/7 milioni di euro».

Sempre ieri il Pd ha diffuso una nota sulla vicenda. «Contrariamente da quanto sostenuto nella delibera dalla Giunta comunale di appena due settimane fa -scrive il Partito Democratico -, gli unici provvedimenti in grado di riaprire la pista sommergibile nell’alveo del Varenna di Pegli sono un’ordinanza del sindaco Bucci o un decreto della struttura commissariale per l’emergenza (il presidente Toti) o per la ricostruzione (ancora una volta il sindaco Bucci). L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale a cui la Regione e il Comune avevano scritto per sollecitare la riapertura della strada, infatti, ha risposto ai due Enti di non essere più competente in materia, visto che quella precedente e oggi scaduta era l’ultima proroga che avrebbe potuto concedere. Quindi – prosegue il Pd – tocca a Bucci e a Toti capire chi dei due può intervenire. L’unico aspetto positivo è che, trattandosi di un provvedimento emergenziale (ordinanza o decreto), una volta emanato entrerà subito in vigore. Bisogna solo capire quale attivare. È necessario riaprire al più presto la strada sommergibile nell’alveo del Varenna, perché non ci sono altri modi per garantire il transito dei mezzi pesanti diretti alle cave. Sono in ballo 400 posti di lavoro. Naturalmente, parallelamente alla proroga, sarà necessario che il Comune avvii e sviluppi quanto più rapidamente possibile il progetto per la realizzazione della viabilità alternativa e fuori alveo, che sostituisca in via definitiva la pista sommergibile. Palazzo Tursi e la Regione aprano in tempi brevi un tavolo per individuare le risorse per finanziare questa nuova viabilità».

Pronta la replica dell’assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giampedrone. «Sono felice che dopo 20 anni il Pd si sia accorto che esiste il problema della strada in alveo provvisoria del Varenna di Pegli. Nell’incontro di oggi in Regione con i capigruppo e una rappresentanza delle aziende della val Varenna ho spiegato chiaramente che la soluzione esclusivamente temporanea per riaprire la pista sommergibile nel torrente non può che essere un’ordinanza del sindaco Bucci o del commissario per l’emergenza Toti. Da alcuni mesi Regione Liguria, ancorchè non competente sul tema, sta lavorando con il Comune di Genova per avviare un percorso che, attraverso un’ordinanza di deroga che proroga l’utilizzo della viabilità alternativa e il contestuale avvio della progettazione e della conseguente realizzazione della nuova arteria stradale, consenta di risolvere finalmente in maniera definitiva il problema della viabilità in zona, garantendo finalmente, dopo oltre 20 anni, la piena funzionalità di un’arteria fondamentale per differenti aziende operanti nella zona di Pegli».

 

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