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Cavo reciso scatena incendio sule alture di Genova

 

E’ stato con tutta probabilità un cavo elettrico tranciato nella caduta di un traliccio a innescare un grande incendio del piccolo comune di Cogoleto, a ponente della città metropolitana di Genova sconvolto dal rogo che ha percorso a macchia di leopardo un’area di 100 ettari. 47 le persone sfollate, due case distrutte, chiusa l’A10 per ore, scuole chiuse, qualche intossicato lieve e tanto panico nella lunga notte che ha impegnato squadre dei vigili del fuoco da tutta la Liguria e da Pavia, Massa e Piacenza e, con le prime luci, due canadair e un elicottero.

Una cinquantina di famiglie è stata sfollata, le scuole sono state chiuse. Le fiamme lambiscono le carreggiate. L’autostrada A10 è stata riaperta in entrambe le direzioni, anche se solo su una corsia, ha annunciato il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Un testimone, già sentito dai carabinieri della Forestale, avrebbe visto cadere ieri sera, prima del divampare delle fiamme a Cogoleto, un palo della luce, forse a causa del forte vento. Non è escluso quindi che l’incendio sia stato innescato dalla fiammata provocata dai cavi elettrici, ipotesi già resa nota dall’assessore all’ambiente Mai.

La procura ha sequestrato un cavo di un traliccio Enel in località salita Maxetti e che potrebbe essere stata la causa che ha innescato il rogo. Sono stati i carabinieri della Forestale a indicarlo come possibile causa, escludendo con certezza il gesto doloso. Secondo i primi rilievi, potrebbe essere stato un eccesso di tensione a innescare un corto circuito, ma non è esclusa la rottura accidentale. Il sostituto procuratore Fabrizio Givri ha aperto un fascicolo per incendio colposo a carico di ignoti.

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