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Carnevale 2024 a Venezia: Una Celebrazione delle Tradizioni Regionali d’Italia

Un’Esibizione Unica a Piazza San Marco

Questo pomeriggio, sul palco di piazza San Marco, otto regioni italiane hanno portato in scena le loro tradizioni nel cuore di Venezia. Dal Piemonte alla Sicilia, dalle Marche alla Sardegna, i Carnevali d’Italia hanno affascinato il pubblico con i loro costumi e balli regionali.

Un Viaggio attraverso le Tradizioni

L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia ha selezionato dodici gruppi provenienti da tutta Italia per questa straordinaria celebrazione. Oltre duecento figuranti hanno animato il palco, trasportando il pubblico in un viaggio dalla Calabria alla Puglia, dalla Basilicata alla Sardegna, e oltre.

Maschere e Costumi Iconici

Ogni regione ha presentato le sue maschere e costumi più iconici. Dalla Calabria è arrivato il Giangurgolo, protagonista della commedia dell’arte regionale, mentre dalla Puglia sono state presentate le maschere “Domino” e l'”Omene Curte” del Carnevale Sammichelino di Bari.

Rappresentazioni Storiche e Folkloristiche

La Basilicata ha portato sul palco il Carnevale Teanese, con una rappresentazione onirica della vita del paese. Le Marche hanno presentato i Moccoli, opere d’arte decorative realizzate con canne e carta velina, mentre la Sardegna ha coinvolto il pubblico con i Mamuthones e Issohadores.

Rappresentanza Veneta e Siciliana

Il Veneto ha presentato le maschere lignee della tradizione dolomitica e il Carnevale di Malo con il suo Ciaci, mentre la Sicilia ha portato i suoi preziosi costumi, tra cui le Cartoline di Sicilia e Souvenir di Venezia.

Esibizioni Piemontesi

Infine, il Piemonte ha esibito le maschere tipiche di Agnona e Borgosesia, portando sul palco il Bataru, la Maribela, il Peru Magunella e Gin Fiammàa.

Conclusioni

Il Carnevale a Venezia è stato un’esperienza indimenticabile, un’occasione per celebrare le ricche tradizioni e la diversità culturale dell’Italia. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario evento e hanno contribuito a preservare il nostro patrimonio culturale per le generazioni future.

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