“È stato importante oggi approvare in Consiglio la mozione per il rafforzamento delle azioni per contrastare la violenza di genere, che permette anche agli altri assessorati e al consiglio di intervenire su una questione così importante.
Voglio sottolineare che il lavoro dell’assessorato al Welfare è quotidiano, per dare vita a sempre nuove misure e a iniziative di sensibilizzazione e informazione, perché le donne devono sapere di non essere sole, ma che intorno a loro si sviluppa una rete di sostegno e protezione”.
Lo dichiara l’assessora al Welfare, Rosa Barone.
“Rispetto all’ultimo consiglio in cui abbiamo affrontato il tema della violenza di genere, a ridosso del 25 novembre, – continua Barone – abbiamo portato avanti ulteriori misure. Il 24 novembre sono stati pubblicati l’Avviso pubblico per l’accesso ai contributi statali destinati ai Centri antiviolenza privati con risorse pari a € 1.040.296,00 e l’avviso per l’accesso ai contributi statali per le case rifugio di I e II livello al fine di potenziare le forme di assistenza, accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli, con risorse pari 789.465,00 euro. Abbiamo anche presentato gli interventi formativi realizzati in materia di contrasto alla violenza di genere dalle università di Bari, incluso il polo jonico, Lecce e Foggia con la collaborazione della rete dei Centri antiviolenza. Parliamo di corsi di formazione, partiti in via sperimentale due anni fa, che saranno presto messi a sistema, nei confronti degli operatori dei Centri servizi Antiviolenza, ma anche di forze dell’ordine, dipendenti delle ASL e dei servizi sociali, e soggetti appartenenti a tutta la rete dei servizi pubblici che è coinvolta nella tutela delle donne vittime di violenza. Si tratta di un passo importante perché attraverso la formazione specifica di tutti gli operatori coinvolti si possono aiutare le donne a denunciare e ad essere poi prese correttamente in carico dai sistemi di servizi del territorio. Non meno importante è il potenziamento delle attività dei CUAV, i Centri per uomini autori di violenza, per favorire la consapevolezza rispetto alle proprie condotte, per promuovere comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per modificare i modelli comportamentali, al fine di prevenire nuove violenze e ridurre il rischio di recidiva. Per il consolidamento dei CUAV, al momento uno per provincia, sono destinati 320.000 euro, a cui si aggiungono 80.000 euro per la formazione e l’aggiornamento del personale coinvolto, oltre 150.000 per attività di sensibilizzazione e comunicazione definite nell’ambito della cabina di regia regionale e con gli altri servizi della rete antiviolenza e circa 50.000 euro per il monitoraggio dei dati.
È importante informare anche della linea ‘dedicata’ del Red, che abbiamo voluto per far sì che le donne che denunciano possano essere prese in carico direttamente dagli ambiti ed accedere alla misura, così da poterne favorire percorsi per l’autonomia. L’11 gennaio abbiamo già convocato la task force antiviolenza prevista dalla legge regionale del 2014, così da avere il monitoraggio delle realtà dei CAV e poterci nuovamente confrontare con chi è in prima linea tutti i giorni sul territorio”.