Avviato al Liceo Franchetti il secondo lotto dei lavori di adeguamento sismico e riqualificazione dell’edificio
Sono iniziati in questi giorni da parte della Città metropolitana la seconda parte dei lavori di adeguamento sismico della storica sede del Liceo Classico “Raimondo Franchetti” di Corso del Popolo a Mestre.
L’intervento comportava una serie di lavori straordinari suddivisi in due momenti: il primo si è svolto l’estate scorsa ed ha riguardato il lato sud del fabbricato e metà di quello Nord; il secondo, partito questa settimana, prevede la conclusione dell’intervento di adeguamento sismico dell’edificio oltre alla ristrutturazione di servizi igienici, pareti esterne, aula magna e guardiola d’ingresso e il rinnovo di serramenti e impianti elettrici.
La Città metropolitana, che è proprietaria e gestore delle scuole superiori della provincia di Venezia, ha avuto accesso ad un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti (BEI) di 2 milioni e 150mila euro e sta utilizzando questi fondi per i lavori all’interno dell’edificio che, essendo soggetto a vincolo storico-architettonico, devono rispettare l’aspetto esterno dell’immobile e quanto più possibile a limitare le modifiche interne.
“Il restyling di cui è oggetto il Liceo Franchetti è un intervento di profonda riqualificazione di un edificio simbolico per Mestre e per ciò che rappresenta – spiega Luigi Brugnaro, sindaco della Città metropolitana – L’intervento va inserito in un contesto più ampio di opere di adeguamento delle strutture scolastiche che riguarda tutto il territorio metropolitano. Gli ottimi risultati della prima parte dei lavori di riqualificazione della struttura effettuati nell’estate del 2021 hanno già consentito alla maggior parte degli studenti e dei docenti di svolgere l’anno scolastico da poco concluso in una struttura rinnovata e coerente agli standard moderni. Ora procediamo con la seconda parte dell’intervento che riconsegnerà all’intera città un edificio simbolo che fa parte della storia di questa città”.
Come avvenuto per il lato Sud, l’obiettivo dell’intervento avviato in questi giorni nell’edificio è quello di abbattere i rischi sismici e di caduta dall’alto della struttura scolastica con dei lavori esterni ed interni di ripristino architettonico: si interverrà con il restauro delle facciate passando per la messa in sicurezza ed eliminazione delle barriere architettoniche e il consolidamento degli arredi interni. Si procederà, quindi, al rifacimento dei serramenti fatiscenti, non recuperabili, delle aule e della guardiola di portineria, interessata da un fenomeno di cedimento della pavimentazione piuttosto rilevante e, inoltre, si procederà con degli interventi sulle parti murarie interessate dall’adeguamento strutturale come nel caso dei blocchi dei servizi igienici. Per quanto riguarda i controsoffitti in lamelle metalliche, questi saranno integralmente sostituiti con cartongesso, in modo da ricomporre l’originale aspetto della scuola.
SERVIZI IGIENICI
Proseguirà il rifacimento dei blocchi servizi igienici con un miglioramento per l’accessibilità e la funzionalità di tali servizi. Saranno previsti piccoli interventi di razionalizzazione e mascheramento delle canaline esterne esistenti, specie delle tubazioni dell’impianto di spegnimenti incendi.
GUARDIOLA DI INGRESSO
L’intervento prevede la ricostituzione dell’originaria qualità dello spazio d’ingresso, compromessa dalla realizzazione di un ampio serramento in alluminio verniciato che ha la funzione di creare un luogo protetto per il personale ausiliario di servizio.
Il progetto prevede il rifacimento del serramento e il suo riposizionamento in modo da “liberare” i pilastri dell’atrio. La nuova struttura è prevista in legno impiallacciato noce con partitura e colore simili a quelli della bussola e del portone originale esistenti.
Il progetto si completa inoltre con il restauro della pavimentazione in terrazzo “Verde Alpi” e con il riordino degli impianti e dell’arredo dello spazio interno.
AULA MAGNA
Il progetto comprende il restauro dei serramenti esistenti, la riapertura di un foro porta originario ora tamponato e la conseguente realizzazione di un nuovo serramento costruito in analogia agli originali, la razionalizzazione delle canaline degli impianti esterni, il restauro degli intonaci parietali.
In una fase successiva potrà essere prevista la predisposizione di una nuova pedana in legno di abete e di una nuova boiserie in legno compensato impiallacciato noce, la ricomposizione della parete di fondo relativa all’ingresso e ad un’uscita di sicurezza tramite la costruzione di una struttura reversibile in legno compensato impiallacciato noce che avrà il compito di inglobare l’attuale compartimentazione antincendio e di costituire degli spazi di servizio e di mitigazione dell’uscita esterna.