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Aut.locali: intese su ddl semplificazione e impianti aree sciabili

Udine, 14 giu – Il Consiglio delle Autonomie locali (Cal),
riunito oggi a Udine, ha espresso l’intesa su entrambi gli
schemi di disegno di legge all’ordine del giorno, quello relativo
alla semplificazione per l’anno 2022 con le modifiche alla legge
regionale 7/2000 in materia di procedimento contributivo e quello
riguardante la disciplina degli impianti a fune, delle aree
sciabili attrezzate e delle piste destinate alla pratica degli
sport sulla neve, nonché disposizioni in materia di sicurezza
nelle discipline sportive invernali di cui al decreto legislativo
28 febbraio 2021, n. 40.
Ad illustrare il primo provvedimento è stato l’assessore
regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari, che ha riferito come
i 26 articoli della legge siano passati al vaglio del comitato di
semplificazione e sottoposti al giudizio delle associazioni di
categoria.
“Dopo le modifiche al titolo I della legge n.7 del 2000 dell’anno
scorso – ha precisato Callari – oggi puntiamo a revisionare il
titolo II ovvero il sistema degli incentivi erogati alle imprese
con l’obiettivo di favorire un sistema più agile. La legge del
2000 è una norma di settore di valore per la nostra regione in
cui sono stabilite delle regole migliorative rispetto al resto di
Italia a favore delle imprese, ma dopo 22 anni era necessario
avviare un’opera di manutenzione anche tenendo conto delle
modifiche intervenute a livello nazionale”.
Fra le parti più significative, come ha spiegato Callari, rientra
l’intervento sul sistema delle compensazioni. “Uno dei problemi
delle imprese è non ricevere da parte della Pa i crediti
spettanti e di dover comunque pagare i debiti alla Pubblica
Amministrazione con situazioni che possono creare problemi di
liquidità alle aziende ed inficiarne la competitività”.
La modifica permette inoltre di eliminare delle procedure
burocratiche per recuperare crediti di esigua entità, la cui
riscossione determina una spesa per un’attività amministrativa
superiore alla riscossione stessa del credito.
“La semplificazione deve rendere l’attività amministrativa, delle
imprese e dei cittadini molto più semplice – ha precisato
Callari – e il primo input di un buon amministratore è proprio
rendere più snello il rapporto dei cittadini con la Pa ma si
tratta di un’azione tutt’altro che semplice tenuto conto che si
interviene a livello di norma”. Rilevante per Callari è il
confronto con i portatori di interesse. “Si potranno apportare
ulteriori modifiche anche in sede di commissione e in Aula”, ha
concluso l’esponente della Giunta Fedriga.
Sul secondo ddl è intervenuto l’assessore regionale al Turismo
Sergio Emidio Bini che ne ha spiegato gli obiettivi. “Si tratta
di uno strumento unico e funzionale che vuole semplificare e fare
ordine sul comparto impianti a fune e aree sciabili”.
Il ddl, composto da 47 articoli, abroga due leggi regionali la
n.15 del 1981 e la n.27 del 2006 e vede nei poli montani e nel
piano neve del Friuli Venezia Giulia i due punti centrali. “Con i
primi – ha spiegato Bini – viene circoscritto il territorio su
cui PromoTurismoFVG ha competenze specifiche nella gestione degli
impianti e delle piste mentre il piano neve del Fvg, oggi
mancante, rappresenta uno strumento di pianificazione finalizzato
ad acquisire una puntuale mappatura degli impianti e delle piste
esistenti. Le aree del piano neve coincidono con i poli turistici
che restano quelli attuali”.
“Con il ddl – ha aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga
-revisioniamo anche le procedure di concessioni e autorizzazioni
degli impianti a fune operando un distinguo fra impianti tpl e
quelli finalizzati allo svolgimento di finalità sportive e
ricreative. Un altro passaggio rilevante è l’introduzione della
conferenza dei servizi. Viene inoltre individuato un unico centro
di sorveglianza sugli impianti e prevista la razionalizzazione
dei rapporti contabili e organizzativi in essere fra Regione e
PromoTurismoFvg”.
Viene anche disciplinato il necessario coinvolgimento dei Comuni
interessati prevedendo, la consultazione degli appartenenti ai
Poli che possono presentare le proprie osservazioni al Progetto
del Piano neve; l’adozione dello stesso è preceduta dall’esame
del Consiglio delle Autonomie locali, in un’ottica di piena e
completa condivisione dello strumento pianificatorio in questione.
ARC/LP/pph

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