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Arrestato l’uomo che mise a segno un furto da milioni di euro in casa Ecclestone

È stato catturato a San Marinella, sul litorale laziale, il 23enne italiano che a dicembre dello scorso anno, insieme ad altre due persone, è stato protagonista di un furto da 50milioni di euro nella lussuosa villa di Tamara Ecclestone, figlia del patron della Formula 1. Nei suoi confronti Scotland Yard aveva emesso un mandato di cattura internazionale.

L’accaduto

Per la polizia di Londra, J.J. queste le sue iniziali, sarebbe la vera mente del furto milionario messo a segno lo scorso 13 dicembre nella villa da 57 stanze di Tamara Ecclestone che tra i vari vicini di casa annovera anche William e Kate. Con il giovane hanno agito altre persone e tutti sarebbero legati al campo rom di Milano di via Monte Bisbino, al confine con Baranzate.

Tra gennaio e febbraio erano stati arrestati a Londra, la 47enne Maria Mester e del figlio 26enne Emil. La donna dopo una permanenza prima in Serbia e poi a Milano presso il campo rom, era tornata a Londra e ad attenderla ha trovato la polizia inglese: a tradirla una foto su Facebook con orecchini da 300 mila euro parte del bottino di casa Ecclestone. In passato la donna aveva anche fatto parte dello staff della villa. A questi sono seguiti altri tre arresti (con l’ultimo venerdì pomeriggio): all’appello manca una sola persona ancora latitante.

L’arresto

Nel primo pomeriggio venerdì, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale, diretto da Fabio Abis, hanno arrestato il 23enne italiano in un villino sul litorale laziale a San Marinella. Grazie ad un proficuo incrocio di dati, compiuto dagli investigatori del commissariato Viminale e dalla Squadra Mobile di Milano, è emerso che il giovane latitante internazionale non fosse altro che M.M., uno dei quattro truffatori che, lo scorso 16 settembre, erano stati smascherati dai poliziotti del commissariato capitolino perché autori di una truffa ai danni di due cittadini che, intenzionati a ristrutturare un castello di loro proprietà, si erano visti sottrarre, col sistema del “rip-deal” una somma pari a 480 mila euro.

Mirate e tempestive indagini hanno consentito ai poliziotti del commissariato Viminale di individuare, in tempi strettissimi, il luogo in cui lo J.J. si nascondeva. Catturato dagli investigatori del commissariato Viminale, il 23enne è stato accompagnato al carcere di Rebibbia.

 
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