L’ARCI di Genova in questo nuovo anno di pandemia attraverso i volontari e gli operatori del numero verde è da sempre in grado di soddisfare migliaia di richieste.
Grazie ai volontari – spiega Stefano Kovac, Presidente dell’Aci Genova – è possibile mantenere rapporti di elevata utilità potendo aiutare i molti soci tra cui le persone anziane e disagiate che nel periodo COVID hanno trovato un aiuto concreto e diretto attraverso la distribuzione di materiale di prima necessità anche presso le abitazioni.
Dott. Kovac l’ARCI per un cittadino in condizioni di difficoltà i Circoli ARCI posso dare un supporto? – “Certamente, siamo stati e siamo di elevato supporto sotto diverse forme di aiuto. I nostri circoli sul territorio Ligure sono circa 300 circoli di cui 150 sono presenti su Genova e nel periodo di pandemia ci siamo adattati alle innumerevoli difficoltà tra cui la prima il distanziamento sociale ed i rapporti interpersonali che nel caso delle persone anziane sono principalmente la solitudine e la paura di restare soli, un senso di abbandono.. I nostri volontari continuano a lavorare anche sotto l’aspetto emotivo ed emozionale, aiutando l’anziano in difficoltà attraverso la consegna della spesa presso la propria residenza, colloquiando telefonicamente potendo trasmettere quel senso di serenità e tranquillità”.
Dott. Kovac nel pandemia con quali mezzi affrontate i rapporti tra volontariato e cittadino, inoltre avete ricevuto degli aiuti da parte dello Stato?:
“ i volontari affrontano con dedizione il loro compito, senza nascondere le difficoltà e i disagi a cui ogni giorno vanno incontro, dove l’ARCI affronta personalmente i costi necessari all’approvvigionamento di disinfettati, mascherine e guanti. Gli aiuti da parte dello Stato nel rifornirci i prodotti a protezione sanitaria dei volontari non sono mai arrivati”.
L’ARCI è provvisto di un numero verde 800905570 per accogliere le numerose telefonate, Sig. Giovanni Vanone a chi è rivolto questo servizio ?: “Il numero verde ARCI si è rivelato di grande utilità per ogni cittadini che necessiti di informazioni a carattere generale, è rivolto a tutti coloro che richiedano un supporto nel ricevere le corrette direttive per coloro che richiedano asilo politico, ai rifugiati, alle stesse organizzazioni che necessitino di supporto tra cui la mediazione linguistica”.
Nel solo 2020 avete registrato circa 1.500 telefonate di persone che vi contattavano per la prima volta, anche per chiedervi a cosa servisse la piattaforma Jumamap , può spiegarmene l’ultilità? “il nostro compito è aiuta a trovare risposte e soluzioni concrete, motivo per cui la piattaforma Jumamap è nata durante la pandemia per contribuire alla divulgazione di notizie e informazione sul Covid, a come poter richiedere asilo politico ed altre tematiche facilmente individuabili attraverso un sistema di mappatura interattiva”.