L’Amministrazione comunale di Ancona esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Peppino Brunetti, illustre falegname e restauratore, figura di rilievo nelle operazioni legate al patrimonio culturale della città.
Un Commiato Sentito
A 96 anni, Peppino Brunetti ci lascia, ma il ricordo del suo impegno e della sua passione persiste. La sua bottega lungo le scale di via San Pietro, fino a poco tempo fa aperta a chiunque volesse condividere le sue esperienze e ammirare il suo lavoro, sarà ora silenziosa.
L’Eredità di un Artigiano
Il sindaco Daniele Silvetti, a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità, esprime le più sincere condoglianze ai familiari e a coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e apprezzare Peppino Brunetti. Il suo contributo nella preservazione e valorizzazione degli edifici culturali, delle opere d’arte e dei luoghi storici di Ancona rimarrà un capitolo indelebile nella storia della città.
Un Artigiano Dedicato alla Cultura
Peppino Brunetti ha lasciato un segno significativo nel settore della Cultura del Comune. Il suo lavoro instancabile e competente ha toccato numerosi progetti, tra cui il teatro delle Muse e il teatro Sperimentale. Ha guidato il progresso tecnico di molte maestranze attive ancora oggi nei luoghi di spettacolo della città.
Un Contributo alla Pinacoteca di Ancona
Il falegname e restauratore ha contribuito in modo rilevante alla Pinacoteca di Ancona, realizzando carpenterie e strutture essenziali. Il suo impegno nei restauri, incluso quello del Tiziano di San Domenico, testimonia la sua dedizione alla preservazione del patrimonio artistico e religioso.
Un Custode della Cultura dopo il Terremoto
Dopo il terremoto del 1972, Peppino Brunetti ha lavorato senza sosta per sollevare le sorti della cultura e dell’arte della città. La sua collaborazione con restauratori di fama internazionale, come Carlo Giantomassi, ha ulteriormente arricchito il suo bagaglio professionale.