Autisti del bus indisciplinati: si alza il sipario. La comica ricomincia. Via Giordano Bruno, ore 20.40 di mercoledì sera. Corsia riservata ai bus e semaforo rosso all’altezza di un locale di scommesse, all’incrocio con via Don Giovanni Bosco.
Il mezzo della Contram arresta la marcia e l’autista, forse comprensibilmente stanco per la propria giornata lavorativa, si stropiccia gli occhi. Gli stessi occhi che, qualche istante dopo, fisseranno attentamente uno smartphone. Il suo. Quel cellulare si illumina nel buio della sera e sullo schermo si intravedono delle chat di Whatsapp, la conosciutissima applicazione di messaggistica istantanea.
Quindi l’autista scorre il dito sullo schermo del dispositivo per sbloccarlo e per controllare se ha ricevuto qualche messaggio. Il semaforo emette un’abbagliante luce rossa. Ancora tutti fermi. Poi, le dita del conducente cominciano a scrivere. Improvvisamente il semaforo diventa verde, l’autista lo intravede e riprende la marcia. Una lieve accelerata in direzione della stazione ferroviaria di Ancona, durante la quale l’autista preferisce, per qualche secondo, terminare di scrivere l’sms, per poi inviarlo. Un ticchettio sigilla l’invio del messaggio. Dunque, il telefono viene riposto sul lato sinistro e l’autobus continua la sua corsa, che terminerà pochi minuti più tardi in via Salomone, nei pressi di piazza Cavour.
Per fortuna, nessuna conseguenza sull’incolumità dei passeggeri. Né, tantomeno, su quella degli altri utenti della strada, come i tanti bambini che si divertono nei pressi dell’oratorio salesiano e che avrebbero potuto attraversare la strada incontrando la distrazione di quel conducente.
Conducenti che, comunque, devono fare i conti con la maleducazione dei tanti ragazzi che affollano i bus delle ore 13.20. Ragazzi che si accalcano al terminal Pizzarello di Macerata, e che, all’arrivo del bus, fanno a gara a chi sale per primo, rischiando di essere investiti. Che dire, poi, dei posti insufficienti nella corsa delle 13.20? «Tutti pressati e seduti sulle scalette dei bus a due piani, con un’aria irrespirabile. Compromessa è anche la discesa dei passeggeri e la sicurezza del conducente» – dicono degli utenti, che proseguono: «Abbiamo chiamato la Polstrada di Macerata, che ha detto di non poter intervenire immediatamente, perché sulla statale mancano gli appositi spazi per far fermare il mezzo».
In più, l’annoso problema delle corse mancanti e dei conducenti che non arrestano il bus alle fermate della Baraccola: «Non ci sono corse, nella fascia oraria delle 11, per Ancona. Bisogna aspettare le 12.30. La soluzione? Posticipare di mezz’ora la corsa delle 10.30 che parte da Macerata».