Genova è nuovamente alle prese con il problema della sicurezza stradale per i pedoni. Un incidente si è verificato sul Lungomare di Pegli, già noto come uno dei punti più critici della città per chi si muove a piedi. L’episodio risale a sabato 22 febbraio 2025, intorno all’1:30 del mattino.
La persona investita ha ricevuto immediate cure mediche dal personale del 118, intervenuto con un’ambulanza della Croce Verde Praese e l’auto medica Golf 5. Le condizioni, inizialmente classificate come codice rosso, sono poi migliorate, permettendo il trasferimento all’ospedale San Martino in codice giallo, indicativo di una situazione di media gravità. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica dell’incidente.
L’evento riaccende i riflettori sulla questione della sicurezza dei pedoni a Genova. Secondo dati recenti diffusi da Legambiente e Fiab Genova, nel 2023 si sono verificati 577 investimenti di pedoni, un numero preoccupante che pone la città al primo posto tra le grandi città italiane per questo tipo di incidenti. Inoltre, l’alto tasso di incidentalità (8,4 incidenti ogni 1.000 abitanti) colpisce in modo particolare le categorie più vulnerabili, come pedoni e ciclisti.
Il Lungomare di Pegli è da tempo sotto osservazione: un’analisi dei dati relativi al periodo 2013-2022 ha evidenziato ben 36 incidenti che hanno coinvolto pedoni in questo tratto di strada. Le associazioni di tutela chiedono al Comune di intervenire con urgenza, adottando misure come la riduzione del limite di velocità a 30 km/h sul Lungomare di Pegli e in altre strade considerate ad alto rischio. Tra queste, figurano via Fereggiano (nel primo tratto, con 56 incidenti), via Assarotti (36), via Oberdan a Levante (30), piazza Montano a Sampierdarena (29), via Albaro (27), via Puccini a Sestri Ponente (26), via Reta in Valpolcevera (25) e via Piacenza in Valbisagno (25). Legambiente e Fiab Genova propongono di valutare l’implementazione di un’iniziativa “Città 30” su tutto il territorio comunale, prendendo esempio da città come Bologna, dove interventi simili hanno portato a una riduzione degli incidenti e dei decessi tra i pedoni.
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