La vittima è una quattordicenne disabile che ha involontariamente raccontato la vicenda
Senza pensarci su, la ragazzina aveva mostrato a sua sorella (nominata sua tutrice dopo la morte dei genitori) delle immagini a sfondo pornografico che inviava ad un amico conosciuto tramite il social network Facebook.
Questo “amico”, si era spacciato per un 17enne e aveva l’immagine del profilo di un ragazzo morto qualche tempo prima.
In realtà si trattava di un autotrasportatore di 37 anni residente a Tecchiena.
La sorella della vittima disabile, aveva chiesto all’uomo di farla finita e di smettere di importunare la ragazzina; per tutta risposta il 37enne le aveva minacciate di postare quelle immagini sul web.
A quel punto è scattata la denuncia.
I militari della Squadra Mobile, lo avevano arrestato scoprendo conversazioni con altre ragazze minorenni che però lo avevano immediatamente bloccato.
Oggi la notizia della condanna a quattro anni avanzata dal Tribunale di Frosinone; le accuse sono quelle di violenza sessuale e detenzione di materiale pornografico.
Giuseppe Cialone e Alessandro Caldaroni, difensori dell’imputato, hanno già annunciato che faranno la richiesta di appello.