L’uomo aveva aggredito un connazionale con un coltello giovedì sera, ora è stato arrestato per tentato omicidio.
Un’indagine serrata, quella della Polizia di Stato ternana, che coordinata dalla Procura della Repubblica di Terni, ha assicurato in pochissimo tempo alla giustizia la persona che – a seguito di una lite, sulle cui cause sono ancora in corso accertamenti – ha accoltellato giovedì sera, davanti alla chiesa di Borgo Bovio, un connazionale di 28 anni, che è ancora ricoverato all’ospedale di Terni, dopo essere stato operato al torace per una profonda ferita causata da un’arma da taglio.
I fatti: giovedì sera, verso le 22.00, la Squadra Volante viene chiamata per una lite in corso tra stranieri a Borgo Bovio; gli agenti arrivano ed identificano tre nigeriani che ammettono di aver avuto una discussione e dato che uno di loro afferma di non sentirsi bene, viene chiamata un’autoambulanza che lo accompagna al Pronto Soccorso, da dove più tardi si allontanerà volontariamente.
Alle 22.40, la Squadra Volante viene chiamata di nuovo, sempre nella stessa zona, per soccorrere un altro cittadino nigeriano che presenta una profonda ferita da taglio al petto; l’uomo dice agli agenti di essersi ferito da solo in casa, ma considerate le circostanze, la situazione sospetta viene segnalata ai colleghi della Squadra Mobile, che – con il coordinamento del Pubblico Ministero di turno, il dr. Marco Stramaglia – avviano immediatamente un’indagine. Poco prima di essere sottoposto ad intervento chirurgico, viene sentito il ferito, che cambia la sua prima versione, dicendo di essere stato accoltellato da un connazionale, riuscendo a fornire una sommaria descrizione dell’uomo agli investigatori.
Viene rintracciato un primo testimone, che conferma quanto raccontato dalla vittima e, ricorrendo anche alle immagini registrate dalle telecamere presenti in zona, viene individuato l’autore dell’aggressione, che, nella tarda mattinata di venerdì, viene rintracciato nella sua abitazione, al cui interno viene anche trovato un paio di pantaloni sporchi di sangue. L’uomo dapprima nega di aver colpito il connazionale, ma poi inizia a fare le prime ammissioni sulle sue responsabilità; nel frattempo, viene ritrovata l’arma: il grosso coltello da cucina, ancora sporco di sangue, viene ritrovato nel pressi del luogo della lite, dietro ad una centralina elettrica, a quel punto il nigeriano ammette di essere stato lui ad averlo nascosto lì, dopo aver colpito il connazionale, ma dichiara di essersi solo difeso e di non essere lui il proprietario dell’arma. E’ stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio e portato nella tarda serata di venerdì al carcere di vocabolo Sabbione; al termine dell’interrogatorio di garanzia di lunedì mattina, il fermo è stato convalidato.