Ha trovato il coraggio di confidare gli abusi sessuali subiti da un amico di famiglia soltanto in chat, su un sito web gestito da psicologi. Un grido d’aiuto anonimo, che ha permesso però alla Squadra Mobile di Novara di avviare una complessa indagine e di arrestare il presunto autore degli abusi.
Dopo la segnalazione degli psicologi, sono partiti gli accertamenti tecnici per identificare la vittima degli abusi.
L’adolescente è stata sentita nell’aula protetta; le sue dichiarazioni hanno permesso di identificare , all’esito delle sue dichiarazioni, l’autore delle violenze in un amico di famiglia, maggiorenne.
Secondo l’accusa, gli abusi sono stati commessi fin da quando la novarese era giovanissima. L’uomo si trova ora in carcere.