Mark Samson, reo confesso dell’omicidio di Ilaria Sula, ha utilizzato il telefono della vittima per inviare messaggi ai suoi genitori e amici, nel tentativo di nascondere il femminicidio avvenuto il 25 marzo scorso. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno analizzando i tabulati telefonici per ricostruire la messinscena.
Secondo quanto emerso, Samson avrebbe inviato otto messaggi per ingannare la famiglia e le amiche di Ilaria. Uno di questi recitava: “Ciao pa’, non ti preoccupare. Sto bene. Mi sono allontanata con un ragazzo e una ragazza. Torno a Terni tra un mese.” Il padre di Ilaria, Flamur Sula, aveva ricevuto altri messaggi simili, percependo che non erano stati scritti dalla figlia.
La messinscena è iniziata il 26 marzo, giorno in cui Samson avrebbe caricato il corpo di Ilaria sul SUV di famiglia per poi gettarlo in una discarica a Capranica Prenestina. Non è escluso che i messaggi siano stati inviati anche successivamente. La polizia postale sta cercando di recuperare eventuali messaggi pubblicati sui profili social della ragazza, poi chiusi dallo stesso Samson.
Nonostante l’utilizzo del SUV per il trasporto del corpo, gli investigatori non hanno trovato tracce di sangue all’interno del veicolo. Resta da chiarire anche la sorte del telefono e del coltello utilizzato per l’omicidio, che Samson dichiara di aver gettato, rispettivamente, in un tombino e in un cassonetto. La Scientifica sta comunque effettuando ricerche presso l’abitazione del ragazzo.
Testimonianze di conoscenti descrivono Samson come “sorridente e gentile” nei giorni successivi all’omicidio. Alcuni lo avevano visto a bordo del SUV nero, anche in compagnia di Ilaria, con la quale aveva avuto una relazione di circa un anno. L’ipotesi è che durante l’ultimo incontro, Ilaria avesse espresso la volontà di interrompere la relazione, scatenando la reazione violenta di Samson.
Intanto, cresce la mobilitazione e l’indignazione per il femminicidio. Studenti e studentesse si sono mobilitati presso l’università Sapienza e a San Lorenzo, mentre diverse iniziative di solidarietà a Ilaria Sula sono state organizzate in licei romani e del Lazio. L’Assemblea Capitolina ha osservato un minuto di silenzio e la Regione ha stanziato 300mila euro per le vittime di femminicidio.