Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è stato recentemente coinvolto in un’indagine condotta dalla Procura di Roma per presunto autoriciclaggio. Tuttavia, prima di saltare alle conclusioni, è essenziale comprendere appieno la situazione e le circostanze che lo circondano.
Una Richiesta di Chiarezza: Gravina Si Espone per Difendersi
Nel tentativo di chiarire la sua posizione e smentire eventuali distorsioni dei fatti, Gravina ha scelto di presentarsi spontaneamente davanti alla Procura di Roma. È importante sottolineare che tale mossa è stata motivata dalla volontà di difendere la sua reputazione e non dall’avere ricevuto un’accusa formale.
Un’Indagine in Corso: La Prospettiva della Giustizia
Secondo quanto riportato dall’Ansa, Gravina è attualmente oggetto di un’indagine da parte della Procura di Roma. Tuttavia, è fondamentale chiarire che l’iscrizione nel registro degli indagati è avvenuta contestualmente all’inizio dell’interrogatorio richiesto dallo stesso Gravina. Questo fatto solleva interrogativi sul reale coinvolgimento del presidente della FIGC nelle vicende oggetto dell’indagine.
Tutela dell’Immagine: La Difesa di Gravina
Gli avvocati di Gravina hanno sottolineato che la decisione di presentarsi spontaneamente agli uffici della Procura è stata presa al fine di proteggere la sua immagine e la sua reputazione. Inoltre, tale mossa è stata motivata dalla fiducia nei confronti della giustizia e dei magistrati coinvolti nell’indagine.
Gravina Come Persona Offesa: Un Appello alla Chiarezza
Secondo Leo Mercurio e Fabio Viglione, avvocati del presidente della FIGC, Gravina è da considerarsi una persona offesa in questa vicenda. Pertanto, si auspica che venga fatta luce quanto prima su quanto definito come un’attività di dossieraggio, e si attende con fiducia l’individuazione dei responsabili di tali manovre.