Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha replicato alle accuse del senatore del Partito Democratico, Michele Fina, definendo il dibattito attuale come “il solito sciacallaggio politico” con intenti pretestuosi. Biondi ha sottolineato che tali critiche sembrano essere un tentativo disperato di influenzare l’opinione pubblica e rianimare la discussione sulle elezioni regionali.

Secondo il sindaco, la nota dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), datata ottobre, non richiede misure correttive o avvia procedure sanzionatorie. Biondi ha evidenziato la mancanza di un sollecito interesse da parte di Fina per questioni simili riguardanti il suo stesso partito. Inoltre, ha sottolineato che la nota ANAC non ha poteri sovraordinati alle amministrazioni controllate.

Entrando nel merito delle osservazioni, Biondi ha dichiarato che le scelte dell’amministrazione sono conformi al quadro normativo attuale, progettato per semplificare le procedure. Ha specificato che l’emergenza Covid-19 ha influenzato le decisioni prese nel periodo esaminato dall’ANAC (2020-2022).

Rispondendo alle accuse sull’edilizia scolastica, Biondi ha sottolineato che i ritardi sono stati ereditati dalla precedente amministrazione. Ha citato il decreto legge 22/2020, sostenuto dal centrosinistra, che ha attribuito ai sindaci poteri commissariali per velocizzare gli interventi.

Sui rilievi della Corte dei Conti, il sindaco ha affermato che riguardano acquisti di importo contenuto legati all’emergenza Covid-19, con riscontri dettagliati forniti nel novembre scorso.

Biondi ha concluso affermando che durante la sua amministrazione non sono emerse situazioni di rilevanza penale, a differenza del passato, quando fu necessario nominare un ex procuratore antimafia come vice sindaco.

In sintesi, il sindaco respinge le accuse come politicamente motivate e sostiene la trasparenza e la legalità delle azioni intraprese dall’amministrazione comunale.