Prima riunione operativa nel Grattacielo della Regione per l’organizzazione del passaggio del Tour de France in Piemonte.
Alla presenza dei sindaci dei 33 Comuni che verranno attraversati per un totale di 175 km dalla tappa Piacenza-Torino del 1° luglio si sono alternati il presidente della Regione, Alberto Cirio, gli assessori Fabrizio Ricca, Andrea Tronzano e Vittoria Poggio, e diversi dirigenti regionali.
Dalle strade dell’Emilia il Tour de France correrà sulle strade della provincia di Alessandria per 60,5 km attraverso Alessandria, Bergamasco, Carentino, Castellazzo Bormida, Oviglio, Pontecurone, Tortona e Viguzzolo.
In provincia di Asti si snoderà per 32 km chilometri toccando Bruno, Calamandrana, Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Costigliole d’Asti, Mombaruzzo e Nizza Monferrato.
In provincia di Cuneo il percorso è di 51,5 km attraverso Alba, Baldissero d’Alba, Barbaresco, Ceresole d’Alba, Corneliano d’Alba, Guarene, Neive, Piobesi d’Alba, Santo Stefano Belbo, Sommariva Perno e Treiso.
Infine, nel Torinese la carovana gialla percorrerà 34,2 km attraverso Carignano, Carmagnola, Nichelino, Piobesi, Vinovo e per poi entrare a Torino da corso Unione Sovietica e snodarsi su corso Lepanto fino a corso Galileo Ferraris e al Pala Alpitour.
Nei prossimi giorni una medesima riunione interesserà i Comuni piemontesi della tappa da Pinerolo verso la Francia.
Come ha ribadito il presidente Cirio, sarà «un’occasione di grandissima visibilità per il nostro territorio, che nei prossimi mesi sarà protagonista di una serie di iniziative di avvicinamento per coinvolgere la cittadinanza in questa grande avventura».
Dello stesso avviso l’assessore Ricca, in quanto «gli occhi del mondo sportivo saranno puntati sul Piemonte, una grande responsabilità ma anche un’opportunità unica, e quindi siamo al lavoro per fare in modo che questo evento diventi indimenticabile». L’assessore Poggio ha sottolineato che «i grandi eventi come il Tour de France producono dividendi economici ma anche sociali per il coinvolgimento delle persone, l’impiego della bicicletta come mezzo di trasporto e ad uso sportivo raccontano un cambio delle abitudini che possono diventare virtuose per l’industria del turismo, l’industria delle biciclette e per l’indotto», mentre l’assessore Tronzano si è soffermato sulla «magia di una disciplina che appassiona gli sportivi e non solo e che é una vetrina unica per promuovere le nostre eccellenze».