“Le nostre partigiane, storie di donne che hanno fatto la Resistenza nei territori della provincia di Perugia”: questo è l’argomento che dà anche il titolo ad un progetto che la Provincia di di Perugia intende sviluppare, con il coinvolgimento diretto di alcune scuole superiori del territorio.
Ad oggi hanno dato la loro adesione: il Liceo Pieralli Perugia, l’I.I.S. “Giordano Bruno” di Perugia, l’Istituto Cassata Gattapone di Gubbio, Istituto Italo Calvino di Città della Pieve, l’Istituto Leonardo Da Vinci di Umbertide.
Nel pomeriggio di ieri (giovedì), nella sede centrale dell’ente (Sala Pagliacci), si è tenuto l’incontro preliminare tra l’ufficio Pari Opportunità della Provincia e le scuole aderenti nel corso del quale si sono illustrati obiettivi e finalità, condivise le fasi di attuazione dello stesso e distribuito l’omonimo opuscolo realizzato dalla Provincia, “Le nostre partigiane – Storie di donne che hanno fatto la Resistenza nei territori della provincia di Perugia”.
L’obiettivo è promuovere lo studio e la ricerca delle biografie delle partigiane dei territori locali, i valori di libertà e democrazia della Resistenza, quelli dell’emancipazione femminile e della partecipazione alla vita politica e sociale delle donne, fino a presentare alle Commissioni di toponomastica dei Comuni proposte di intitolazioni di luoghi pubblici alle stesse.
“Questo Progetto – ha commentato la consigliera provinciale con delega alle Pari Opportunità, Erika Borghesi – si colloca all’interno del percorso formativo e di comunicazione che la Provincia di Perugia porta avanti da anni con la finalità di valorizzare il protagonismo femminile nella storia passata e nel presente. L’intento specifico è di dare il giusto riconoscimento al contributo delle donne nella Resistenza in Italia e nei territori locali attraverso percorsi di studio e di ricerca delle loro biografie e delle loro storie. Donne che a lungo sono state dimenticate, ma che invece hanno animato le diverse forme della Resistenza, anche armata, dando un contributo essenziale alla lotta di Liberazione, alla riconquista della civile convivenza e alla nascita della nostra democrazia”.
La realizzazione progettuale nelle classi avverrà mediante lo studio della documentazione storica (letture, visione di documentari, film, interviste, ecc.), riflessioni e confronto, lavoro di ricerca e approfondimento nelle varie classi attraverso ricerche nei territori dei luoghi simbolo, raccolta di testimonianze, anche indirette, delle storie della Resistenza nei territori.
Nel corso dell’evento conclusivo, che si presume possa essere realizzato intorno al 25 aprile 2024, Festa della Liberazione, le scuole presenteranno i risultati progettuali nelle modalità che riterranno più opportune (testi scritti, video, rappresentazioni teatrali, fumetti, graphic novel).