L’amministrazione comunale di Lusigliè, nell’ambito delle politiche sociali di sostegno al reddito, intende procedere alla ristrutturazione e al recupero di un immobile del centro storico di sua proprietà e in stato di abbandono, per ricavare una o più unità abitative da affittare o concedere a titolo gratuito a cittadini o a nuclei familiari a basso reddito del territorio. Su richiesta del Comune, il progetto di fattibilità tecnica degli interventi è stato redatto dai tecnici della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana di Torino. Sono state elaborate due ipotesi progettuali, che comportano rispettivamente un investimento di 442.700 e di815.600 euro.
Durante le prime fasi di valutazione, anche a seguito del rilievo dei locali, è emersa l’opportunità di procedere preliminarmente con la redazione del documento delle alternative progettuali prospettando il recupero del sottotetto a fini abitativi. Dopo una serie di considerazioni, per valutarne la fattibilità e in accordo con l’amministrazione, si è deciso di percorrere due differenti ipotesi progettuali, per poterne comparare i dati progettuali ed economici: la prima prevede il solo recupero dei locali abitativi esistenti, la seconda il recupero anche del sottotetto a fini abitativi.
L’edificio che sarà recuperato è delimitato a nord dalla piazza Statuto, ad est dalla chiesa parrocchiale di San Giorgio, a sud da una tettoia e ad ovest da un fabbricato di civile abitazione. L’edificio fa parte di un aggregato edilizio del centro storico, è composto da due piani fuori terra e da un piano sottotetto. Il portico al piano terra è fortemente caratterizzato dagli archi a sesto ribassato che lo compongono, unico esempio nel suo genere presente a Lusigliè.
Al piano terra, con accesso dal portico, sono presenti due locali disimpegnati, un bagno, con volta a botte lunettata, e un locale cantina, con piano ribassato senza pavimentazione e con soffitto ligneo. Al piano primo, con accesso dalla scala interna ad unica rampa con pedate in pietra, sono presenti quattro locali: due stanze presumibilmente utilizzate in passato come camere da letto, un soggiorno e una cucina. Il grande vano situato ad ovest è ribassato di circa 25 centimetri, mentre la cucina posta sopra il portico è ad una quota rialzata di circa 40 centimetri: entrambi i locali hanno un pavimento in marmette di cemento e graniglia. Dalla cucina si accede al balconcino fronte piazza. Gli altri locali sono complanari e hanno un pavimento in cotto. All’ampio locale unico del sottotetto si accede con una scala in legno dal soggiorno. Le aperture esistenti sui tre lati sono aperte, il pavimento è in battuto di cemento e la struttura della copertura a vista.
Poiché si tratta di intervenire su un edificio che costituisce un importante tassello del tessuto urbanistico del paese, i tecnici della Città metropolitana hanno proposto un progetto che rispetta la normativa per il restauro e risanamento edilizio, tenendo in considerazione lo stato di abbandono che perdura da tempo e quello di conservazione degli elementi architettonici, anche strutturali, degli impianti esistenti e delle finiture.
IPOTESI A: RECUPERO DEI LOCALI ABITATIVI ESISTENTI
La prima ipotesi progettuale delinea un intervento di manutenzione straordinaria, che prevede le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali dell’edificio, realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici. Le operazioni di manutenzione straordinaria ipotizzate dovranno essere eseguite con materiali che abbiano le stesse caratteristiche di quelli esistenti, senza modificare le quote, la posizione, la forma delle strutture stesse e delle scale. Ad intervento ultimato si potrà ricavare un’unità abitativa al piano primo, con locali accessori e di servizio al piano terra. Il sottotetto non avrà utilizzo abitativo. Per quanto attiene alle opere strutturali sono previsti un consolidamento del solaio in legno, interventi cuci-scuci sulla parete est, un intonaco armato, tamponamenti del sottotetto, catene metalliche per l’eliminazione della spinta, un cordolo sommitale in acciaio, un portale metallico, opere edili a corredo (murature piene, ecc) e una nuova scala di accesso al sottotetto. Al piano terra verrà realizzato un vespaio aerato. Le opere murarie interne riguarderanno essenzialmente la necessità di adeguare gli spazi alle esigenze distributive dell’unità immobiliare. È prevista la rimozione di tutte le contropareti esistenti, delle controsoffittature e dei rivestimenti vinilici sui pavimenti in cotto. I serramenti esterni in legno con vetro semplice e le persiane in legno verranno sostituiti con serramenti in legno con profilo esteticamente simile agli esistenti. Si prevedono inoltre una verifica degli interventi puntuali sugli intonaci, la realizzazione ex novo dell’impianto di riscaldamento e della linea di adduzione del gas e il rifacimento complessivo dell’impianto elettrico.
IPOTESI B: RECUPERO DEI LOCALI ESISTENTI E DEL SOTTOTETTO AI FINI ABITATIVI
Nella seconda ipotesi l’intervento si configura come restauro e risanamento conservativo e comprende il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori, degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio. I principali lavori previsti sono il consolidamento del solaio in legno, interventi di cuci-scuci sulla parete est, un intonaco armato, tamponamenti del sottotetto, catene metalliche per l’eliminazione della spinta, un cordolo sommitale in acciaio e appositi controventi, un portale metallico e una serie di opere edili a corredo (murature piene, ecc.). Ad intervento ultimato si potranno ottenere due unità abitative, una al piano primo e l’altra nel sottotetto, oltre ai locali accessori e di servizio comuni al piano terra. Sarà necessario creare un vano scala al piano primo, al fine di disimpegnare l’accesso al sottotetto. In alternativa, se sarà necessario avere un alloggio di maggiori dimensioni, si potrà optare per un’unica unità immobiliare, abitativa al piano primo e nel sottotetto, sempre con spazi accessori e di servizio al piano terra. Per la valutazione preliminare della spesa è stato effettuato un calcolo sommario dell’intervento mediante computazione estimativa. Si è poi indicata in via sintetica l’incidenza delle varie lavorazioni sull’importo totale di costruzione.