“Dalla commissione ambiente e mobilità di oggi la conferma dei vertici aziendali: le macchinette hanno difficoltà ‘oggettive’ a rendere il resto agli utenti”
“Oggi, durante l’audizione della dirigenza di Autolinee Toscane spa in commissione mobilità, è emerso come il recente cambio di tariffa del biglietto urbano (da 1,50 a 1,70) abbia comportato difficoltà per le macchinette emettitrici a rendere i resti agli utenti.
Infatti, con la tariffazione precedente se un utente voleva comprare il biglietto avrebbe potuto immettere nella macchinetta 2 euro e avrebbe avuto in cambio il biglietto e 50 centesimi di resto.
Con il cambio di tariffa, in caso di immissione di 2 euro, le macchinette sono in forte difficoltà a restituire 30 cent di resto (moneta da 20 e moneta da 10), proprio per un problema derivante dalla struttura stessa della macchina emettitrice e dei tubi porta monete al loro interno; cosicché quasi sempre la macchinetta invece di rendere del denaro stampa una ricevuta con un bonus che è possibile cambiare alla biglietteria di Autolinee Toscane in via Santa Caterina da Siena.
Vi potete immaginare come possa essere scocciante raggiungere la biglietteria in zona stazione per cambiare 30 centesimi? Per questo molti rinunciano e buttano via il bigliettino. E così, fatto l’aumento, trovato l’inganno. Ci auguriamo che l’azienda voglia risolvere al più presto questo problema”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi