L’assessore Funaro: “Firenze è al fianco delle famiglie con figli nati prematuri”
“Gesti semplici, grandi risultati – Contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”: è questo il claim della Giornata mondiale della prematurità 2023 dall’European Foundation for the Care of Newborn Infant (EFCNI) e condiviso con la Società Italiana di Neonatologia (SIN), Piccino Picciò OdV e Vivere ETS.
Piccino Picciò, associazione Genitori Neonati a Rischio OdV, ha organizzato per domani, venerdì 17 novembre, alle 9.30 in collaborazione con la Terapia intensiva neonatale di Careggi una mattinata di informazione e sensibilizzazione sulla nascita pretermine. Sempre domani sarà illuminato di viola il David al piazzale Michelangelo.
“Firenze è al fianco delle famiglie con figli nati prematuri – ha detto l’assessore a Welfare Sara Funaro – e aderisce convintamente alla Giornata mondiale della prematurità. Illuminando di viola il David al piazzale Michelangelo vogliamo accendere i riflettori sulle difficoltà della nascita prematura e sensibilizzare i cittadini sul parto pre-termine. Vorrei ringraziare la Società Italiana di Neonatologia, Piccino Picciò e le altre associazioni cittadine per l’attività che svolgono: sono un punto di riferimento per i genitori di bambini nati prematuramente”.
“Nascere prima del tempo è un percorso difficile e pieno di ostacoli per i neonati e per le loro famiglie – dice la presidente di Piccino Picciò OdV e vicepresidente di Vivere ETS Monica Ceccatelli, -. Servono cure altamente specializzate e professionisti formati. Una grande competenza e una grande umanità. Per questo celebriamo la Giornata mondiale della prematurità con lo scopo di informare e sensibilizzare su questo tema, ancora troppo poco conosciuto. I professionisti delle TIN non si prendono cura solo del neonato, ma anche della sua famiglia. In un ambiente così tecnologico come la terapia intensiva neonatale, i gesti semplici, quelli che fanno la differenza, quelli che hanno costo ‘zero’ si rivelano essere fondamentali, come dimostrano gli studi più recenti”. “Il neonato prematuro è un neonato che nasce prima della 37° settimana di gestazione – spiega Ceccatelli -, che ha organi immaturi che completano il loro sviluppo fuori da quell’ambiente protetto che è l’utero materno. Le procedure quotidiane e ripetute sono stressanti per neonati così piccoli e a volte dolorose. Per alleviare queste esperienze negative e limitare l’influenza che possono avere sullo sviluppo in un momento così delicato, è importante che i genitori possano essere vicini e possano prendersi cura del proprio bambino. Un gesto semplice come il contatto pelle a pelle ha un impatto davvero potente sullo sviluppo neuroevolutivo del neonato e aiuta a contenere le esperienze stressanti e dolorose”