Venerdì 17 novembre viene presentato a Torino il nuovo libro di Giorgia Garberoglio “Il fiume va via taciturno”, edito da Affiori.
La presentazione è prevista alle ore 17 al XV° piano della sede i Città metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7).
Con l’autrice saranno presenti Enrico Marucci, presidente del Circolo Canottieri Cerea e Carla Gatti, direttrice Comunicazione, Rapporti con i cittadini e il territoriodi Città metropolitana di Torino.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il libro
Michelle, la protagonista de Il fiume va via taciturno, vive un incontro-scontro tra la sua personale esistenza e la storia del Novecento europeo. Il filo conduttore della narrazione è il fiume che segue placidamente il racconto, silenzioso e complice spettatore di amori, tragedie, storie di una famiglia e dei suoi dolori. Nel canottaggio – sport che lega i protagonisti proprio su quel fiume – si va indietro per andare avanti: così Michelle dovrà spesso guardare al passato per capire che strada intraprendere, chi imparare a essere, chi decidere di divenire.
Ivo, Victoire ed Ettore, il cane Pongo, i circoli remieri, le case e le isolette nascoste nel verde: tutti diventano attori in questo teatro intimo e al tempo stesso corale, privato ma anche pubblico.
L’autrice
Giorgia Garberoglio scrive per La Stampa, specialmente di canottaggio. Si occupa della comunicazione della regata internazionale Silverskiff, della storica Reale Società Canottieri Cerea. É autrice di Amalia (Feltrinelli, 2015), del manuale con il professor Giovanni Cavagni Bambini allergici (Red, 2013).
Per Giulio Perrone Editore ha scritto dei racconti brevi in Cartoline da Torino, Storie da bar, Una storia al giorno. Ha collaborato con Leggo, con la Rai, con Ciaoweb, iniziando il percorso giornalistico dal 1995, a diciassette anni. È laureata al Dams di Torino. Dal 2020, dopo aver vissuto tra Roma e Torino, ha rivoluzionato la sua vita e preso la gestione, con il marito Andrea, di due piccoli ristoranti – “La Montanara” – nelle montagne di Torino, ad Ala di Stura. Ha due figli grandi, Bianca e Alessandro, una casa in città e una tra le montagne, due barboncine e la valigia sempre pronta.