L’edificio sarà visitabile solo con visita guidata e secondo turni prestabiliti: ogni giorno alle ore 10.30, 11.30, 15.30 e 16.30
Si è svolta giovedì 28 luglio la cerimonia di restituzione alla fruizione della città e dei turisti della Torre civica che a partire da domani verrà aperta al pubblico in modo permanente con nuove opportunità di visita offerte a residenti e turisti. Per orari e tariffe consultare il sito del Museo diocesano www.museodiocesanotridentino.it .
L’apertura della Torre e le visite guidate sono state rese possibili grazie alla convenzione siglata tra il Comune di Trento, proprietario dell’edificio, e il Museo Diocesano Tridentino. L’obiettivo è rendere accessibile con continuità il monumento, rispondendo così alle aspettative delle moltissime persone che chiedono di poter conoscere da vicino la Torre e la sua storia.
Con la prima visita riservata alle autorità – erano presenti infatti il sindaco Franco Ianeselli, l’assessora alla Cultura Elisabetta Bozzarelli, il vescovo Lauro Tisi, il direttore del Museo diocesano Michele Andreaus – si è simbolicamente aperto il portone di accesso ai 45 metri della torre.
Come ha sottolineato il sindaco all’inaugurazione: “Oggi è una giornata davvero importante per la nostra città. Ci riappropriamo infatti non solo di uno spazio e di un monumento, ma di un simbolo iconico che fa parte della nostra identità e della nostra storia. C’è poi da aggiungere che l’apertura al pubblico della Torre civica aumenta l’attrattività e il fascino di piazza Duomo, che da oggi può essere ammirata da un punto di vista nuovo, e insieme valorizza il patrimonio culturale e artistico conservato dal Museo diocesano. Per tutti questi motivi, sono sicuro che l’apertura ai visitatori della Torre civica avrà un forte richiamo dal punto di vista turistico: perché, come avviene già a Lucca o a Bologna, è impagabile poter salire i gradini della storia per vedere una città dall’alto. È un viaggio nel tempo e insieme un cambio di prospettiva che in tanti vorranno sperimentare”.
L’Assessora Bozzarelli invece ha rimarcato la stretta sinergia tra Museo diocesano e uffici tecnici comunali spendendo una parola di ringraziamento per ciascuna delle esperte che hanno contribuito con la loro professionalità “ma anche con tanta passione e amore per l’arte e la nostra città” a rendere, com’era doveroso e come avviene in molte altre città d’Italia, fruibile alla visita la più alta torre cittadina.