Ospedale Anzio, Umberto I e donazione sangue: giornata di audizioni in commissione
Ascoltati volontari, sindacati e dirigenti sanitari. Aurigemma: clima di collaborazione e confronto, vogliamo essere di supporto per migliorare il servizio.
19/07/2022 – La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta oggi da Loreto Marcelli, ha svolto oggi tre audizioni, sulla donazione del sangue, sulla carenza di medici allospedale di Anzio e su problemi di natura contattuale al policlinico Umberto I.
La prima è stata chiesta da Massimiliano Maselli (FdI), che ha illustrato le criticità presenti nella convenzione nazionale per quanto riguarda la raccolta del sangue: In particolare si tratta dei tempi dei rimborsi alle Unità di raccolta (Udr), del trasporto del sangue e dei rifiuti speciali, che con la nuova convenzione diventano a carico delle associazioni.
In rappresentanza di tutte le associazioni del Lazio sono interventi Eugenio Fratturato e Donatella Selis, rispettivamente presidente provinciale e regionale dell’Avis: Chiediamo listituzione di un tavolo tecnico con lassessorato hanno spiegato perché le associazioni non possono accollarsi i costi del trasporto del sangue e dei rifiuti speciali. In questa maniera, di fatto, si bloccherebbe la raccolta del sangue da parte dei volontari.
Stefania Vaglio, direttrice del Centro regionale sangue ha spiegato che la nuova convenzione tipo, rispetto al passato è molto più vincolante sul tema, viene previsto esplicitamente che il costo del primo trasporto del sangue e dei rifiuti speciali siano a carico delle Udr. Da parte nostra, malgrado le difficoltà, siamo disposti a studiare insieme gli accorgimenti necessari per venire incontro alle associazioni”.
Maselli e Marcelli hanno garantito limpegno della commissione a riportare allassessorato le richieste delle associazioni. Ci sono margini che possiamo sfruttare ha dichiarato Marcelli – tenendo conto delle specificità del nostro territorio. Ci faremo tramite con lassessorato delle richieste delle associazioni.
Sulla carenza di medici allospedale di Anzio è intervenuto Antonello Aurigemma (FdI): Si tratta di un presidio molto importante, anche pensando allaumento della popolazione nei mesi estivi ha spiegato – Dopo lapertura del nuovo ospedale dei Castelli ha vissuto una profonda riorganizzazione, i punti nasciata di Anzio e Velletri sono stati chiusi, alcuni reparti sono stati aggregati in una struttura multidisciplinare. Il risultato è una grave carenza di personale, soprattutto medici. Quelli in servizio arrivano ad accumulare anche 150 giorni di ferie arretrate”.
Cristiano Camponi, dal primo aprile direttore generale della Asl Rm6, ha illustrato le azioni già messe in campo e quelle future: Intanto siamo intervenuti per tamponare lemergenza derivata dalla carenza di pediatri e neonatologi, attraverso reclutamenti in regime di libera professione, stiamo riattivando la convenzione con il Bambin Gesù che avevamo già in passato. Ma stiamo cercando di fare un ragionamento strategico, anche attraverso iniziative mai prese prima come il concorso dedicato agli ospedali di Anzio e Velletri per assumere pediatri e neonatologi. Il punto nascita deve essere riaperto. Per quanto riguarda le altre discipline mediche abbiamo una situazione meno grave e stiamo provvedendo a coprire le carenza attingendo alle graduatorie esistenti o con nuovi concorsi”.
Nella sua replica Aurigemma ha ribadito lo spirito costruttivo, dobbiamo lavorare insieme: al di là dei ruoli lo spirito che ci accumuna è di dare un servizio migliore ai cittadini. Secondo Maselli è inspiegabile il numero chiuso a medicina. Rispetto alla carenza del personale nelle province, la soluzione si troverà solo quando si riuscirà a rendere questi ospedali più attrattivi, anche dal punto di vista economico.
Il terzo incontro del pomeriggio è stato centrato su problemi di natura sindacale che riguardano il policlinico Umberto sollevati dai rappresentanti di Cimo, Fvm e Uil medici: dalla disparità fra personale sanitario e ospedaliero, allattribuzione degli incarichi di posizione, alla mancata retribuzione relativa alle performance, al funzionamento degli organismi paritetici di rappresentanza.
Fabrizio DAlba, direttore generale dellazienda ospedaliera Policlinico Umberto I ha replicato partendo dalla necessità di mettere insieme università e servizio sanitario nazionale, un sistema molto complesso. Stiamo intraprendendo un percorso di profondo cambiamento. Lattuale modello organizzativo, anche la ripartizione degli incarichi fra medici ospedalieri e universitari, deriva dal protocollo fra Regione e università su cui si fonda lorganizzazione del policlinico, potremo apportare delle correzioni con il nuovo atto aziendale. Per quanto riguarda le performance, sono stato io ad avviare il processo, dopo ventanni. Infine gli incarichi: sono daccordo, ma vengono alla fine, prima vanno definiti il sistema delle regionale e lorganizzazione.
In conclusione della seduta Aurigemma ha ribadito che i momenti di confronto fanno crescere. LUmberto I è una struttura complessa, anche in questo caso vogliamo svolgere una funzione di supporto. A cura dell’Ufficio stampa del Consiglio Regionale del Lazio