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Dal 30 giugno al 2 luglio nell’ambito dell’Estate fiorentina

Dal 30 giugno al 2 luglio nell’ambito dell’Estate fiorentina

“La storia delle donne è una storia di silenzio. La musica non fa eccezione”, si legge nella locandina del film “Sisters With Transistors” di Lisa Rovner, programmato in questa nuova  edizione del Lattexplus Festival, a Firenze dal 30 giugno al 2 luglio.
Tra le principali novità di questa edizione di Lattexplus c’è anche la collaborazione con la Fondazione Stensen alla Manifattura Tabacchi, con un eccezionale documentario che racconta le eroine che hanno fatto la storia della musica elettronica.  E poi, una nuova location principale in riva all’Arno, è cioè il giardino Ex-Kontiki, luogo che per le sue caratteristiche – posizione strategica, facilità di parcheggio e presenza di aree verdi –  è l’ideale per le esigenze di un Festival.
A tutto ciò si aggiunge una programmazione musicale densissima, da sempre elemento distintivo di questa rassegna, ideata e prodotta dall’associazione culturale Feeling, supportata dal Comune di Firenze e inserita nel calendario dell’Estate Fiorentina, che – sottolinea il sindaco e assessore alla cultura del Comune di Firenze Dario Nardella – “Si conferma un cartellone davvero denso di iniziative eterogenee e originali. Con piacere diamo il bentornato al Festival Lattexplus, uno dei progetti strategici della kermesse, che dal Lungarno alla Manifattura Tabacchi offrirà un’ampia selezione delle recenti tendenze della musica elettronica, con un occhio rivolto in particolare alle protagoniste femminili che hanno rivoluzionato il modo di produrre e sentire musica”.

Ma andiamo per ordine. Lattexplus, edizione “Reloaded”,  inaugura giovedì 30 giugno al giardino Ex-Kontiki (Lungarno Aldo Moro).
La giornata di debutto sarà ad ingresso libero con registrazione (all’indirizzo https://bit.ly/LPF22_DAY1) e vedrà la presenza della Mauskovic Dance Band, gruppo rivelazione della scena indie-tropical europea, spesso accostati ai Nu Genea (inizio concerto ore 21:00).
La band raccoglie l’eredità della musica psichedelica afro-latina anni ’70 e ’80 declinandola in chiave estremamente attuale e localizzandola in una moderna Amsterdam. Il risultato è un ballabile no wave lo-fi unico nel suo genere e ricco di affinità con champeta, palenque e cumbia psichedelica. Il loro omonimo album è uscito sull’etichetta Soundway 2 anni fa e ha preceduto l’Ep “Down in The Basement”.
È dal 2017, anno di pubblicazione dei loro primi due singoli per l’etichetta svedese Bongo Joe Records, che la band, oltre a suonare da una parte all’altra del globo, intraprende collaborazioni con diversi musicisti dando vita a numerosi progetti collaterali: dopo la collaborazione con gli Altin Gün, famoso gruppo turco di rock folk psichedelico, e il tour insieme alla band anni ‘70 Zamrock, Nic Mauskovic, inizia a lavorare insieme all’artista olandese psichedelic-pop Jacco Gardner. L’album è stato registrato al Garage Noord di Amsterdam, club e spazio di condivisione multifunzionale conosciuto per la sua programmazione all’avanguardia, ed è caratterizzato da un’importante componente intima e introspettiva, che gli conferisce un’atmosfera pulsante, ipnotica e nebulosa. Il gruppo è composto da i tre fratelli Mauskovic: Nicola Mauskovic, producer, polistrumentista e fondatore della band; Marnix Mauskovic, chitarrista, percussioni e synth; e Mano Mauskovic, bassista. A loro si uniscono Chocolate Space Donnie, voce e tastiera, e alla batteria Juan Hundred, producer già noto nella scena cumbia underground.

La serata viene introdotta alle 19 da Danee: dj e producer con sede a Firenze, Andrea Lenzi, in arte Danee, è un grande collezionista di vinili, appassionato di sonorità etniche e di musica elettronica orientata al Jazz.
È fondatore del collettivo artistico Spazio Materia, dove organizza eventi di musica elettronica sperimentale, e proprietario di Music On Top, un mercato musicale e vetrina per le etichette indipendenti.

In chiusura, dopo il concerto della Mauskovic Dance Band, Samuele Pagliai, dj fiorentino resident di Lattexplus, dove affianca regolarmente artisti di calibro internazionale. Sotto l’influenza del sound proveniente da città come Detroit, Chicago e Londra, ha maturato negli anni uno stile sui giradischi che non passa inosservato in Italia e all’estero.Nel 2017 fonda Angis Music, etichetta discografica che rispecchia totalmente il suo gusto personale e uno spazio per lo scambio di cultura e musica. Nel 2019 partecipa all’evento Plastic Dreams organizzato da Boiler Room a Firenze. Da inizio 2021 cura invece uno show su Universal Rhythms Radio, stazione radiofonica con base a Londra.

Venerdì 1 luglio il Festival si sposta nella piazza dell’Orologio della Manifattura Tabacchi (Via delle Cascine, 35). Qui, grazie alla collaborazione con la Fondazione Culturale Stensen, verrà proiettato il film “Sisters With Transistors” di Lisa Rovner (ore 21), lungometraggio che racconta come la musica elettronica non conosce genere. Questo film conduce in un affascinante viaggio che ripercorre le tappe dell’evoluzione della musica elettronica.  Mostra come le nuove strumentazioni abbiano permesso alla musica di aprire le porte ad un intero mondo di suoni, di come l’elettronica abbia cambiato le modalità di produzione e abbia avuto un effetto così ad ampio raggio da trasformare i termini stessi di tutto il pensiero musicale.
“Sisters With Transistors” è molto più della semplice storia di un genere musicale. È il racconto del ruolo cruciale, ma ancora poco conosciuto, che le donne hanno giocato in questa storia.  Donne visionarie che hanno abbracciato la tecnologia, lanciandosi in nuove sperimentazioni e ridefinendo i confini musicali.
Le donne di Sisters With Transistors fanno parte in qualche modo del processo di emancipazione femminile ma sono state lasciate per troppo tempo nel dimenticatoio. Oggi sono raccontate  in un’unica storia, ed in un modo esemplare: il film vanta infatti la narrazione della performer e autrice di suggestivi show multimediali Laurie Anderson.

A seguire, sulla scia del film, la performance musicale di Alina Kalancea (inizio ore 22:30), artista del suono e compositrice romena con sede a Modena. Ha studiato sound design con il professore Enrico Cosimi (docente all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata),e ha collaborato con il produttore Alex Gámez aka Asférico (responsabile di Störung) e gli artisti Julia Kent e Raven Bush. Ha iniziato come compositrice di musica elettronica nel 2012 e da allora ne ha esplorato diverse aree, utilizzando una gamma completa di strumenti per sviluppare e raggiungere il proprio sound attraverso la sperimentazione in studio e live performance. Attualmente, combina il suo lavoro di esploratrice sonora per preparare il suo terzo album ‘Letters Never Sent’, presto in uscita. È inoltre collaboratrice ufficiale per Digitana Electronics.

Alina Kalancea è una delle tre artiste di Lattexplus, che in questa edizione ha voluto arricchire la presenza femminile in console, come testimonia il programma di sabato 2 luglio.

Nell’ultima serata in calendario il Festival torna nuovamente al  giardino Ex-Kontiki dove trova la sua collocazione Barbara Boeing, nome di spicco nell’attuale scena musicale elettronica indipendente brasiliana. Da più di dieci anni approfondisce e affina una ricerca musicale vasta e diversificata con scenografie che viaggiano attraverso i ritmi e le epoche più disparate. Oltre alla tecnica con i CDJ e anche i giradischi, Barbara è responsabile di progetti che hanno contribuito alla diffusione di nuovi standard di vita notturna della sua città natale, Curitiba, situata nel sud del Brasile.
Barbara è una delle fondatrici di Alter Disco, un noto party che ha stabilito confini più ampi in termini di libertà di espressione e paradigmi sociali ed è oggi un punto di riferimento per la curatela musicale in tutto il mondo.
Ci sarà poi anche Francesca Faccilongo, in arte Paquita Gordon, è una dj e organizzatrice di eventi, da qualche anno residente in Sicilia, con una creatività che vibra in molti campi. Nel 2008 inizia il suo percorso come performer nel movimento Av-Netwerk: i suoi dj set in vinile sono da subito molto apprezzati sui dancefloor di Londra e Berlino, distinguendosi per una contagiosa energia positiva che nel 2014 la porta ad esibirsi sul palco del festival italiano di musica sperimentale Terraforma. Nata e cresciuta a Milano ma con uno spirito che trascende confini italiani e europei, Paquita non si dimentica mai di Palermo e Pantelleria dove ogni anno si fa promotrice di eventi (su tutti il festival Stereocybele e la rassegna Capofaro Space & Sound) e collabora con associazioni no-profit come Il Vulcano, esprimendo appieno la sua personalità poliedrica e il forte legame con il territorio.
Al suo set seguirà quello dell’olandese Palms Trax, uno degli artisti più acclamati degli ultimi anni.  Punta di diamante del movimento dance, funanbolico dj, i suoi set sono noti per l’eclettismo, spaziando dalla house di Chicago all’elettronica, alla new wave e alla techno.
Lavorando da Phonica Records è entrato in contatto con la house e con la techno music e, sempre a Londra, ha incontrato Jimmy Asquith (boss della Lobster Theremin), che ne fiutò per primo il talento. Da allora è stato un susseguirsi di successi.  Attualmente vive a Berlino, ha il suo programma su Berlin Community Radio (Cooking with Palms Trax) e Red Bull Music Accademy l’ha scelto per l’edizione giapponese a Tokyo.

Nome di spicco di questa edizione di Lattexplus è senza dubbio l’americano Marcellus Pittman.  La musica è la sua vocazione fin dalla giovane età: Marcellus Malik Pittman è cresciuto circondato dai suoni della Motown nella sua amata città natale, Detroit. Figlio di due musicisti, iniziò la sua attività come DJ di feste universitarie, ricevimenti nuziali, “feste old school” nei primi anni ’90, finché nel 1993 Malik pubblicò il suo primo lavoro di produzione con il collettivo locale di cui faceva part,e dal nome “Home Grown”.
Dopo non molto tempo arrivò l’occasione che aspettava con “Essential Selections, Vol. 1“,lavoro discografico prodotto da Sound Signature, etichetta con a capo Theo Parrish. Nel 1998, Pittman strinse un rapporto di lavoro con Rick Wilhite, Theo Parrish e Kenny “Moodymann” Dixon, conosciuti collettivamente come “3 Chairs”, artisti e selector che hanno contribuito a definire una parte fondamentale del cosiddetto Detroit Sound. Conosciuto in tutto il mondo per il suo sound, attualmente dirige la propria etichetta, Unirhythm, con cui ha realizzato moltissimi brani che sono diventati dei classici moderni come Chicago Nights.

La programmazione dell’ultimo giorno del Festival prenderà però il via con Speaking Minds,  il progetto musicale del dj/producer Simone Sinatti, attivo nella scena musicale internazionale da ormai quasi un decennio e parte della crew Circoloco come programmer di Circoloco Radio.
Resident del Lattexplus, gestisce  l’etichetta di successo AEON in veste di A&R insieme al fondatore Alex Niggemann.
Le sue produzioni vengono regolarmente supportate e suonate da artisti del calibro di Dixon, Laurent Garnier, Tale Of us e Mano Le Tough per citarne alcuni, con i quali ha spesso anche condiviso la console. Con molte uscite su AEON e My Favorite Robot Records, il 2019 gli ha aperto nuove porte dopo l’uscita di ‘Jupiter Express’ su Correspondant (label di Jennifer Cardini) e “Blue Days”, brano incluso nella compilation degli WhoMadeWho per Watergate Records, etichetta discografica del celebre club di Berlino. L’anno è proseguito con il suo ritorno su AEON con un EP arricchito dai remix di Fort Romeau e Moscoman, suonato in premiere su BBC1 Radio di Londra, radio per eccellenza per la musica elettronica mondiale.
Dopo la brusca pausa dovuta al COVID, il 2021 lo ha visto pubblicare un remix ufficiale per il famosissimo brano di Telepopmusik “Breathe” su Virgin Records, ma anche il suo più grande successo finora: un brano sulla nuovissima etichetta Cod3 QR di Laurent Garnier.

La grafica del Festival è ispirata ai colori della bandiera dell’Ucraina, un piccolo gesto di solidarietà nei confronti di un popolo oppresso dalla guerra.

Info e biglietti:  https://www.lattexplus.com

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