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A Burano si apre la terza edizione della Biennale del Merletto: l’antica arte veneziana si candida a diventare Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità

La terza edizione della Biennale del Merletto apre la strada alla candidatura dell’antica arte veneziana all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, prestigioso riconoscimento UNESCO. Questa mattina al Museo del Merletto di Burano la presentazione della rassegna che da oggi e fino al 22 ottobre sarà scandita da esposizioni di artiste contemporanee e appuntamenti in programma anche a Venezia, al Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo. Ad illustrare il programmma è stata la responsabile del Museo del Merletto, Chiara Squarcina. Con lei in rappresentanza dell’Amministrazione comunale erano presenti la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, e il consigliere delegato ai Rapporti con le Isole Alessandro Scarpa Marta.

Ad aprire l’appuntamento l’intervento di Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, che ha annunciato il primo convegno nazionale in collaborazione con l’ufficio Unesco del Segretariato Generale del Ministero della Cultura e la Rete italiana della Comunità dei Merletti, il prossimo 20 maggio a Palazzo Mocenigo, dal titolo “Arte, conoscenza e patrimonio culturale immateriale. Itinerario dei saperi e saper fare il Merletto in Italia”.

“E’ una grande emozione essere presenti all’inaugurazione della Biennale del Merletto, un appuntamento importante per la nostra città – ha affermato la presidente del Consiglio – Un traguardo raggiunto grazie alla condivisione di intenti, ma anche alla passione e alla dedizione straordinaria per quell’opera di tutela, valorizzazione e promozione di un’arte così antica e importante per il nostro territorio. Il merletto è il simbolo della cultura e dell’identità di Venezia. Un’arte espressiva e artigianalità straordinaria che tutti noi abbiamo il dovere di salvaguardare e trasmettere alle nuove generazioni – ha aggiunto Damiano salutando Ludovica Zane, la più giovane merlettaia di Burano presente alla cerimonia di apertura della manifestazione – Ci auguriamo che seguendo il suo esempio tanti altri giovani possano appassionarsi a questa arte”. Poi il sostegno al percorso di candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità . “Ci auguriamo di poter ottenere presto questo importante riconoscimento, ringrazio gli altri comuni italiani che con noi stanno seguendo questo percorso a cui crediamo molto”. Pensiero ripreso dal consigliere delegato alle Isole Alessandro Scarpa Marta: “Grazie a chi tiene viva la tradizione del merletto, è una passione unica da valorizzare e promuovere”.

“E’ necessario sdoganare il concetto che il merletto sia qualcosa di antico, un oggetto quasi archeologico – le parole di Chiara Squarcina, responsabile del Museo del Merletto – E’ invece un’arte contemporanea, dietro il lavoro di una merlettaia c’è una mano ma anche un pensiero e un sentimento che richiamano all’attualità dei giorni nostri”. Un concetto da cui nasce il titolo della nona edizione del concorso ‘Un Merletto per Venezia”, che nel 2023 si intitolerà “…E lucevan le stelle”, ispirato all’opera Tosca di Giacomo Puccini. A margine della presentazione si è tenuta la premiazione delle opere vincitrici dell’ottava edizione, che ha avuto come tema “L’assenza dell’abbraccio”. Quattordici le opere selezionate alle quali è stato assegnato un attestato di merito.

In occasione della terza edizione della rassegna per la prima volta nel Museo del Merletto di Burano saranno esposti i merletti che rappresentano le comunità che costituiscono la Rete per la salvaguardia dei saper fare l’Arte del Merletto Italiano, che comprende gruppi territoriali definiti dall’artigianalità di lavorazione, dai valori identitari ad essa collegati, da storia e tradizioni di cui sono portatori e dal radicamento sul territorio. I comuni aderenti sono: Valsesia, Valli Occitane, Cantù, Venezia (Burano-Pellestrina), Chioggia, Gorizia, Chiavari, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino, Camogli, Genova, Bologna, Forlì e Meldola, Sansepolcro, Orvieto, Tuoro sul Trasimeno, San Feliciano Magione, Offida, Bolsena, L’Aquila, Isernia, Maglie, Latronico, Mirabella Imbaccari e Bosa.

“L’Isola di Burano – è stato spiegato nel corso della presentazione della manifestazione – è uno dei luoghi di nascita del percorso che ha portato alla Candidatura alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità per ‘I saper fare l’Arte del Merletto Italiano’ per ottenere il riconoscimento dall’UNESCO mediante l’iscrizione nell’apposita lista rappresentativa all’Art. 16 della “Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale” adottata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003 e ratificata dall’Italia nel 2007”.

Per il programma completo: www.visitmuve.it

 

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