A quali condizioni è possibile realizzare il processo di trasformazione verso la sostenibilità integrale riducendo gli impatti negativi sui Paesi e le persone più fragili? E’ stato questo il tema al centro del convegno nazionale dal titolo “La trasformazione sostenibile: ambiente economia e società. Le sfide che ci attendono, le azioni possibili”, tenutosi oggi all’isola di San Giorgio, su iniziativa della Fondazione Cini e del Fcapp di Treviso.
All’evento, a cui hanno portato il loro contributo accademici, imprenditori, banchieri e responsabili di istituzioni, ha preso parte, portando il saluto della Città, anche l’assessore comunale al Bilancio.
La necessità di cambiare è oggi condivisa da molti ed il processo è comunque iniziato, è stato sottolineato nel corso dei lavori, ma è indispensabile attuare queste trasformazioni tenendo come necessario riferimento, non solo l’evoluzione tecnologica e le regioni economiche, ma anche l’etica.
La stessa pandemia ha accelerato la consapevolezza che il modello di crescita quantitativa ed estrattiva prevalente non è più sostenibile, mettendo drammaticamente in luce le nostre fragilità, l’interdipendenza tra persone, Paesi e cose, ed imposto un ripensamento delle strutture di governo di imprese, Nazioni e mondo.