06 giugno 2022
Comunicato n° 1270
(AVN) – Venezia, 6 giugno 2022
“Duecent’otto anni, un anniversario non da tutti, soprattutto per un’istituzione che nella sua storia è sempre riuscita ad essere moderna, rimanendo sempre espressione di quella società per cui è garanzia di sicurezza. Sarà un onore per me rappresentare la gratitudine dei Veneti verso gli uomini e le donne dei Carabinieri”.
Sono parole del Presidente della Regione del Veneto che, questa sera alle 18.30, sarà allo Stadio Colbacchini di Padova per la cerimonia dell’anniversario della fondazione dell’Arma.
“La Festa dell’Arma è un momento importante per la nostra comunità – sottolinea il Governatore – non è solo una circostanza commemorativa, infatti. È l’occasione per calarsi in tutta la realtà altamente professionale dei Carabinieri. Un contesto di molteplici ed elevate specializzazioni in vari ambiti di contrasto alla criminalità, sempre più affidate all’innovazione tecnologica; anche in quei settori che ai nostri occhi appaiono gestite in maniera tradizionale. È un appuntamento di coscienza civica perché la sicurezza dei cittadini passa anche attraverso la consapevolezza che c’è chi è formato e attrezzato per garantirla, facendo bene il proprio lavoro”.
“Del Carabiniere ritratto da una certa letteratura e da una certa cinematografia rimane sicuramente lo spirito e l’impegno, ma quello di oggi è un professionista con le più alte competenze, perfettamente calato nei nostri tempi – aggiunge il Presidente -. La sicurezza è uno dei capisaldi di una società civile e i Veneti non vogliono venga messa in discussione. Di questa aspirazione l’Arma dei Carabinieri è una certezza proprio per l’elevato livello di competenza che riesce ad esprimere nelle indagini, nel controllo del territorio, in ambito forestale, contro le sofisticazioni, nella tutela dei beni culturali e dovunque è chiamata a operare”.
“La festa dei Carabinieri riprende dopo i due anni segnati dalla pandemia – conclude il Governatore -. I suoi militari sono stati tra i protagonisti di questo triste periodo, pagando con un numero non indifferente di decessi e contagi. La loro tradizionale presenza capillare sul territorio insieme alla loro moderna preparazione è stata la ricetta per garantire servizi al cittadino nell’emergenza. Penso, ad esempio, all’aver portato anche nelle zone isolate delle nostre montagne, in accordo con le Ulss, i servizi digitali al domicilio dei cittadini più fragili. Un motivo in più per rinnovare i ringraziamenti alle donne e agli uomini dell’Arma”.