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ASSESSORE REGIONALE ALL’ISTRUZIONE ALLA SCUOLA ‘VIVARINI’ DI MURANO: “NECESSARIA MAGGIORE AUTONOMIA ALLA REGIONE IN MATERIA DI ISTRUZIONE, ANCHE PER CONTRASTARE LE CONSEGUENZE DELLO SPOPOLAMENTO DELLA LAGUNA”

31 maggio 2022

Comunicato n° 1237

(AVN) – Venezia, 31 maggio 2022

“Mesi fa vi era stata una preoccupazione legittima rispetto al numero degli iscritti sul futuro della Scuola secondaria di I grado ‘B. A. Vivarini’ di Murano: i genitori ed i bambini di Murano, Burano e Sant’Erasmo avevano indirizzato un’accorata lettera-appello con la quale evidenziavano anche problemi molto pratici; su tutti il tema della logistica con i 40 minuti di barca che separano le isole. Una preoccupazione che è stata definitivamente superata, consci che in questi casi è impossibile operare una scelta giusta partendo solamente dal dato delle iscrizioni. Anche per questo abbiamo inteso recarci oggi in visita congiuntamente, Comune, Regione e Ministero, rappresentando a questa Scuola e a questa isola la vicinanza delle tre istituzioni che massimamente hanno competenza nel campo della programmazione e dell’offerta formativa”.

Così l’Assessore Regionale all’Istruzione del Veneto, stamattina in visita alla Scuola secondaria I grado ‘B. A. Vivarini’ di Murano con l’Assessore alle Politiche educative della Città di Venezia ed il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. La visita ha avuto come obiettivo quello di evidenziare l’attenzione di queste tre Istituzioni, Comune Regione e Ministero, nei confronti delle esigenze e delle peculiarità delle isole della laguna veneziana.

“Questa scuola può vantare un concentrato di attività laboratoriali ed extra curricolari di tutto rispetto, grazie all’impegno profuso da un gruppo di docenti particolarmente motivato, che affronta il tema della perifericità della presenza anche offrendo agli studenti nuovi stimoli che legano il percorso scolastico e didattico all’identità della scuola e alla vocazione di questo territorio – ha continuato l’Assessore Regionale -. Venezia è patrimonio dell’umanità, e ciascuno di noi deve fare qualcosa di significativo per difenderla. Se il primo problema è appunto quello legato al calo delle nascite e allo spopolamento della laguna, i servizi che si offrono alle famiglie possono certamente fare molto per invertire questa tendenza: le famiglie preferiscono una bella scuola, in un ambiente sereno, che offra ai ragazzi opportunità di crescita culturale ampia come abbiamo constatato oggi nel corso della visita”.

“Si sta discutendo ora a livello nazionale sui criteri per il dimensionamento con cui lo Stato definisce il quadro organizzativo delle scuole: insisterò per fare in modo che le Regioni, ed il Veneto in particolare, possano avere una maggiore autonomia decisionale sul dove allocare maggiori risorse, certamente a partire proprio dalle zone disagiate e dalle piccole isole – ha concluso l’Assessore Regionale -. La salvaguardia di Venezia passa anche da questo”.  

“La visita alla scuola media ‘Vivarini’ dell’istituto comprensivo di Murano ci ha restituito l’immagine di una realtà scolastica viva e ricca di progettualità, dove è ideale studiare e crescere. È per questo motivo che l’Ufficio scolastico regionale si impegna a garantire il proseguimento del servizio scolastico rispettando le peculiarità del contesto insulare veneziano”, ha affermato il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto, dott.ssa Carmela Palumbo.

“Salvare e salvaguardare classi nelle isole – è stato infine il commento dell’Assessore alle Politiche educative della Città di Venezia – va nella esatta direzione che il Comune porta avanti, ormai da anni, con ogni sforzo, attraverso politiche di tutela delle residenzialità collegate, come il ‘social housing’, proprio per incentivare i nuclei familiari giovani, con attività lavorative legate a quell’ambito territoriale, a rivitalizzare il tessuto socio-economico-culturale. In questo senso preservare le scuole, in questo lavoro congiunto di Ufficio Scolastico, Dirigenza, Regione e Comune, rappresenta anche una forte azione di contrasto allo spopolamento della Venezia insulare, processo già avviato ma che potrebbe accelerare se perdessimo servizi scolastici adeguati sul territorio”.

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