Nei giorni scorsi CGIL-CISL-UIL, insieme ad un vastissimo cartello di associazioni, hanno scritto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro degli Esteri e ai due Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato per chiedere che in Palestina venga messa in atto un’azione diplomatica, di pace e di rispetto del diritto internazionale.
E’ fortissima la preoccupazione delle Organizzazioni sindacali per il rischio dello scatenarsi dell’ennesimo conflitto tra israeliani e palestinesi. In pochissimi giorni sono già decine le vittime tra i civili su entrambi i fronti.Il legittimo diritto di Israele di esistere non può giustificare continue provocazioni a danno della popolazione palestinese, che nell’ultimo periodo si sono concentrate sulla sospensione e rinvio delle elezioni previste per il 22 maggio e sulla intensificazione delle espulsioni di famiglie palestinesi dalle loro case, in particolare nell’area di Gerusalemme Est.
La via maestra rimane
-lo stop ad ogni atto di violenza, al lancio di missili e ai bombardamenti;
-il riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere ai due Stati di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità;
-la salvaguardia del diritto a libere elezioni, in Cisgiordania, Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza, come previsto dagli accordi di Oslo, sotto il controllo di osservatori internazionali;
-impiegare ogni strumento politico e diplomatico e di diritto internazionale per fermare l’espropriazione e la demolizione di case a Gerusalemme Est.
Nei prossimi giorni CGIL-CISL-UIL di Bologna saranno mobilitati attorno a questi obiettivi e sarannopresenti in tutti i luoghi dove si manifesterà per il cessate il fuoco e per rivendicare una soluzione alla questione palestineseche passi prioritariamente dal diritto di due Popoli e due Stati a convivere pacificamente.
CGIL –CISL –UIL BOLOGNA
Bologna,13/05/2021