Nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, durante un sopralluogo in Val Cerrina giovedì 5 maggio il Vicesindaco della Città Metropolitana di Torino e alcuni tecnici della Direzione Coordinamento Viabilità-Viabilità 1 hanno incontrato il Sindaco di Brusasco che, insieme ai colleghi primi cittadini dei Comuni della collina Chivassese, aveva scritto per sollecitare interventi per la messa in sicurezza della Strada Provinciale 590 e di altre arterie della zona, anche a seguito di un drammatico incidente costato la vita alcuni mesi fa ad un automobilistica diciannovenne.
Insieme al primo cittadino di Brusasco, il Vicesindaco metropolitano ha incontrato i Sindaci di Verrua Savoia e Brozolo e due assessori in rappresentanza del sindaco del Comune di Cavagnolo, per una disamina dei lavori già effettuati dalla Città Metropolitana e dei cantieri pronti da avviare ma bloccati dal rincaro dei materiali, che sta creando molti problemi alle imprese. È emersa anche la necessità di sensibilizzare i cittadini al rispetto dei limiti di velocità.
Il Vicesindaco metropolitano ha ribadito l’impegno a dare assoluta priorità agli investimenti in materia di viabilità soprattutto nelle zone di confine con altre Province, come la Val Cerrina, assicurando ascolto, sostegno, presenza e risposte concrete da parte dell’Ente di area vasta.
LE CRITICITÀ ESAMINATE
Per quanto riguarda Brusasco il confronto con gli amministratori locali è stato incentrato sulla sicurezza della circolazione sulla Provinciale 590. Nel tratto che attraversa la frazione Mogol il Comune chiede alla Città Metropolitana di istituire il limite di velocità di 50 Km orari. A Brozoloun tratto della SP 590 è ammalorato e richiede una riasfaltatura, così come un tratto della Provinciale 113. Entrambi gli interventi sono stati inseriti in progetti di lavori già aggiudicati. Gli amministratori del Comune di Verrua Savoia hanno segnalato di incontrare problemi per l’appalto di lavori per la realizzazione di piattaforme rialzate direttamente finanziate dal Comune. Anche Verrua necessita di interventi per la messa in sicurezza delle strade provinciali. Gli assessori comunali di Cavagnolo hanno fatto riferimento anch’essi alla realizzazione di piattaforme rialzate, chiedendo alla Città Metropolitana di proseguire con la progettazione definitiva.
Il Vicesindaco metropolitano ha ricordato la non facile congiuntura finanziaria attraversata dalla Città Metropolitana, che deve fare i conti con il rincaro dei materiali e con il calo dei proventi derivanti dall’IPT, principale entrata fiscale dell’Ente.
Si è anche parlato della necessità di procedere al taglio di alcuni alberi sul ciglio delle strade provinciali, da compensare con l’impianto di altrettanti alberi su terreni comunali. Il taglio consentirà l’installazione di barriere di protezione in punti particolarmente critici. È già programmato inoltre il proseguimento della posa delle barriere sulla Provinciale 105 diramazione 1 a Monteu da Po.
I tecnici della Direzione Viabilità 1 hanno anche fatto presente la disponibilità del Ministero delle Infrastrutture a finanziare la manutenzione straordinaria del ponte sul Po a Verrua Savoia, progetto il cui costo è valutato in 6 milioni di euro. Tra i temi trattati anche i lavori eseguiti e ultimati dalla Città metropolitana, con l’installazione di un semaforo a Monteu da Po, finalizzata a migliorare la sicurezza di un incrocio.
Infine si è fatto il punto sulle rotatorie di Lauriano, di cui una, in prossimità dello stabilimento della Luxottica, è già completata, mentre i lavori per quella da realizzare in corrispondenza del Caseificio Pugliese sono stati aggiudicati, ma al momento sono sospesi per la difficoltà di reperire materiali.
Dopo l’incontro nella sede del Municipio di Brusasco, il sopralluogo ha toccato la località La Fabbrica, dove il tema da affrontare è l’elevata velocità di transito dei veicoli e la necessità di mettere in sicurezza le fermate del trasporto pubblico locale. Identiche criticità sono state riscontrate in corrispondenza della stazione e in località La Fabbrica di Brozolo, dove l’eccessiva velocità dei veicoli in transito sulla strada provinciale rende difficoltosa l’immissione degli utenti provenienti da accessi privati o da strade secondarie.
Al termine del sopralluogo si è ipotizzato il ricorso nel breve-medio periodo a sistemi di moderazione della velocità, come i rallentatori ottici e acustici (con accorgimenti per non arrecare disturbo agli abitanti delle abitazioni circostanti). Si pensa anche all’installazione di una segnaletica luminosa che evidenzi i limiti di velocità da rispettare.