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I Panchinari e …: andare incontro ai giovani per costruire comunità

Il progetto di educativa di strada I Panchinari e…, finanziato dall’amministrazione comunale, è nato nel 2002 e poggia su una forte sinergia tra soggetti pubblici e privato sociale.

Logo del Progetto

L’intervento, unico nel suo genere in provincia di Trento, è affidato alla cooperativa sociale Arianna, che opera in stretto raccordo con il servizio Welfare e coesione sociale. Si rivolge ai giovani tra i 14 e i 22 anni, che gli educatori incontrano in vari luoghi di aggregazione informale della città, ma anche nei luoghi e nei contesti di ritrovo del mondo adolescenziale: dalla scuola al parco pubblico, dal bar al campo sportivo, dalla strada alla piazza.

L’impegno è stare sul territorio cercando di capire le polifoniche voci del mondo giovanile e di dare risposte concrete, creando occasioni d’aggancio e opportunità per giovani non in contatto o difficilmente contattabili dai servizi e promuovendo il benessere in un’ottica di sviluppo di comunità e di rete.

Gli educatori coinvolti nel progetto sono operatori sociali e sociosanitari, ma anche adulti che pur non avendo una funzione istituzionalmente riconosciuta rappresentano delle figure di riferimento per le giovani generazioni. Lavorano quotidianamente nei diversi luoghi e quartieri della città e per questo il loro intervento è destinato non solo ai giovani, ma a tutta la comunità in cui i ragazzi vivono e si muovono, poiché attraverso gli educatori viene coinvolta tutta la rete delle loro relazioni.

Le principali istanze che oggi emergono dal mondo giovanile sono la voglia di fare e di partecipare in modo creativo alla costruzione della propria città, la disponibilità a mettersi in gioco e a lasciarsi coinvolgere mettendo a disposizione i propri talenti, contrapposte ad un sentimento di solitudine e alla fatica nell’orientarsi sia nel mondo scolastico che lavorativo, che può sfociare nella precaria condizione di chi non lavora e non studia, il pericolo delle dipendenze, la difficoltà a gestire le emozioni che porta talvolta ad atteggiamenti violenti.

Ogni anno l’equipe di strada lavora in media con 150 ragazzi e ragazze singoli, o riuniti in aggregazioni informali. Maggiori dettagli sul progetto e sulle attività nel testo dell’avviso.

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