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Ucraina, borsa e mercati. Piazza Affari amplia il calo. Leonardo guadagna il 16%

 

Piazza Affari amplia il calo, con l’indice Ftse Mib che cede il 3,14% a 24.962 punti.

In luce Leonardo (+13,61%), spinto dall’annuncio dell’Ue di inviare armi e finanziarne l’acquisto in Ucraina.

Pesante Eni (-2,9%) nonostante il balzo del greggio (Wti +4,8% a 95,33 dollari al barile). Stellantis (-6,17%).

Unicredit è stata riammessa agli scambi in Piazza Affari dopo un congelamento al ribasso. Il titolo segna un calo del 9,33% a 11,4 euro, scontando la maggior esposizione in Russia rispetto ad altri Istituti. Sotto pressione anche Intesa (-5,57%), Banco Bpm (-4,51%) e Bper (-3,99%).

Le Borse europee aprono in forte calo, dopo l’inasprimento delle sanzioni nei confronti della Russia per l’invasione dell’Ucraina. Si guarda anche alle prossime mosse delle banche centrali, in particolare della Fed, con gli investitori che scommettono su un ripensamento sull’inasprimento della politica monetaria. Avvio di seduta in forte calo per Francoforte (-2,08%), Parigi (-1,95%), Londra (-1,05%).

Il rublo crolla al minimo storico. Le quotazioni della valuta russa cedono il 30% nel mercato ufficiale di Mosca, dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. Attualmente per un dollaro servono 106 rubli.
La Borsa di Mosca resta chiusa in attesa delle decisioni della Banca centrale russa. Anche l’avvio delle contrattazioni del rublo hanno avuto un ritardo di tre ore, con la Banca centrale che sta “valutando se aprire gli altri mercati più tardi. Se la decisione di aprire sarà presa, sarà alle 15 di Mosca”.
La Banca centrale della Russia alza il tasso di riferimento al 20%. Lo riporta l’agenzia Bloomberg. La Banca centrale russa ha motivato la decisione con il drastico “cambiamento delle condizioni esterne. L’aumento dei tassi si è reso necessario per rendere più attraenti i depositi”.

Lo spread tra Btp e Bund tedesco apre in rialzo a 164 punti, rispetto ai 160 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale italiano scende all’1,80%, rispetto all’1,83 della vigilia.

Le nuove sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina ed i timori di una crisi energetica pesano sulle quotazioni del gas in Europa. Ad Amsterdam il prezzo sale del 35,72% a 126 euro al Mwh. A Londra si registra un aumento del 25,32% a 281,48 penny al Mmbtu.

Nuovo balzo, sui mercati mondiali ,dei prezzi delle materie prime alimentari a seguito delle sanzioni alla Russia per l’invasione in Ucraina. Entrambi i paesi sono infatti grandi produttori di grano le cui quotazioni sui mercati internazionali salgono dell’8,7%%. Avanzano anche il mais (+5%) e la soia (+3.9%).

Il colosso norvegese dell’energia Equinor cesserà i propri investimenti in Russia e scioglierà le joint-venture nel Paese come “reazione all’invasione dell’Ucraina da parte dell’Armata Rossa”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Gruppo controllato al 67% dallo Stato norvegese. A fine 2021 il Gruppo deteneva attivi per 2,1 miliardi di dollari in Russia ed è partner di Rosneft dal 2012.

Le Borse asiatiche chiudono contrastate con i timori degli investitori per il conflitto tra Russia e Ucraina e l’escalation di sanzioni nei confronti di Mosca. Si guarda anche alle prossime mosse della Fed statunitense che potrebbe decidere di rinviare l’inasprimento della politica monetaria. Conclude la seduta in moderato rialzo Tokyo (+0,19%). Sul mercato valutario lo yen perde terreno sul dollaro a 115,50, e sull’euro a 128,80. A contrattazioni ancora in corso sono in flessione Hong Kong (-0,9%), positive Shanghai (+0,1%) e Seul (+0,8%), piatta Shenzhen (+0,05%), in flessione Mumbai (-0,2%). Sul fronte macroeconomico in arrivo dalla Spagna l’inflazione preliminare di febbraio. Dagli Stati Uniti prevista la bilancia commerciale, le scorte all’ingrosso e l’indice Pmi Chigago (manifatturiero). Nel pomeriggio all’evento su donne in finanza partecipano Metsola, Vestager, Georgieva, Yellen, Lagarde, Gentiloni, McGuinness. Il componente del comitato esecutivo della Bce, Fabio Panetta, partecipa a un dibattito sulla politica monetaria dell’area euro.

La Bce ritiene che Sberbank Europe e le sue divisioni in Croazia e Slovenia sono “in fallimento o in probabile fallimento per il deterioramento della loro situazione di liquidità. E’ quanto afferma la Bce in una nota sottolineando che la banca “nel futuro vicino non sarà probabilmente in grado di pagare i suoi debiti in tempo. Sberbank Europe, controllata dalla russa Sberbank, e le sue divisioni hanno sperimentato una significativa” uscita di depositi in seguito all’impatto delle tensioni geopolitiche” e delle sanzioni imposte dall’Occidente.

Prezzo dell’oro in deciso rialzo sui mercati con gli investitori che si riversano sui beni rifugio. Sui mercati il metallo con consegna immediata sale dell’1% a 1908 dollari l’oncia.

Il petrolio vola con le nuove sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina. Il Wti, dopo aver toccato un +7,5%, cresce del 5,5% a 96,63 dollari al barile. Il Brent guadagna il 4,67% a 102,50 dollari.

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