“Dalle indagini di Genova vengono trovati degli accessi a dei siti” (erotici, ndr) “ma non sono rilevanti.
Invece, di materiale utile ai fine dell’indagine sui cosiddetti festini non è stato trovato assolutamente nulla”.
Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Siena, Nicola Marini, ai commissari che gli chiedevano chiarimenti su quanto da lui stesso detto sempre in audizione cioè che “di fatto, non troviamo materiale erotico nei pc di Rossi”. Sui ‘festini’, ha detto Marini, “tutti parlano da cinque anni di questi festini ma filmati non si sono mai visti”. I commissari chiedevano se sia stato trovato materiale pornografico.”Questi sono i risultati innegabili delle analisi di quel computer”, “che non sono riconducibili a quelle per le quali si sono svolte le indagini, e cioè i fantomatici festini a cui si faceva riferimento”, ha concluso Marini.
“Analizzando gli url si scopre che nell’ultimo periodo sul computer di Rossi vengono trovati 35 file relativi alla parola suicidi”, ha detto il pm Nicola Marini in merito ad approfondimenti fatti nel 2019 sul computer fisso di David Rossi svolti dalla polposta di Genova, sentito dalla commissione parlamentare di inchiesta.
“Ricordo una impronta di scarpa sul davanzale della finestra” dell’ufficio di David Rossi, “mi pare che ci sia una fotografia. Sulla finestra ci sono dei segni che secondo me sono di una impronta di una scarpa. E’ una mia verifica, poi una consulenza successiva ha dimostrato come Rossi è uscito dalla finestra. Produrrò la fotografia, questo è il ricordo che ho”, ha detto Marini, adesso procuratore facente funzioni di Siena e a suo tempo tra i pm che si occuparono della morte di Rossi, rispondendo alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Il presidente Zanettin ha sottolineato l’importanza dell’affermazione.