All’ospedale Borgo Trento di Verona quattro donne no vax affette da Covid-19 hanno partorito, i rispettivi figli sono sotto osservazione in una fase estremamente delicata.
Sono state fatte partorire con taglio cesareo, e quindi sotto anestesia: tre di loro sono ricoverate in terapia semintensiva e, secondo protocollo, sono ventilate con casco.
La sua è una storia particolare: appartiene infatti a una famiglia no vax i cui componenti sono stati tutti contagiati: pochi giorni fa è morta, di Covid, la madre, di 68 anni, dopo un periodo di venti giorni di ricovero in terapia intensiva allo stesso ospedale triestino di Cattinara. Nel reparto pneumo Covid dell’ospedale giuliano, era stato trattato per lo stesso motivo – Covid-19 – anche suo marito. L’intera famiglia, infatti, si e’ rifiutata di farsi vaccinare. Così anche il marito della quarantacinquenne, che ha 38 anni, è rimasto contagiato e dunque anche lui ha dovuto trascorrere un periodo ricoverato a Cattinara.
Le condizioni della figlia, che è insegnante, erano peggiorate in modo estremamente rapido attorno al 20 novembre e preventivamente dunque era stata quindi trasferita a Verona, dove era giunta ovviamente in codice rosso. Era stata portata al nosocomio triestino per una grave polmonite e per le forti ripercussioni dovute all’ipossiemia. La donna, che ha gia’ una figlia, rispondeva sempre meno alle cure e prima di essere trasferita le era stata riscontrata un’insufficienza renale oltre a un’infezione. Il trasferimento nella città scaligera era stato deciso percé in questo modo poteva essere sottoposta all’Ecmo: a Verona era gia’ stato trattato infatti un caso analogo.
Ora ha partorito una bambina ma in tempi estremamente prematuri, appena 27 settimane. La neonata, dunque, sebbene respirerebbe da sola e non sarebbe intubata, pesa soltanto un chilo circa.