Tra il 24 e il 30 novembre sono cresciuti del 25,1% i nuovi casi di Covid-19 e, di pari passo anche la pressione sugli ospedali ha visto un aumento, segnando +13,7% di ricoveri in reparto e +22% di ricoveri in terapia intensiva. Lo rileva il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, che sottolinea anche una crescita del 14% dei decessi, che sono stati 498 in 7 giorni.
“Da sei settimane consecutive – dichiara Nino Cartabellotta, presidente Gimbe- continuano ad aumentare i nuovi casi settimanali con una media giornaliera più che quintuplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 12.345 il 30 novembre”.
In tutte le Regioni si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19: dal 3,2% di Abruzzo e Umbria al 39% delle Marche.
CAMPAGNA VACCINALE – Crescono, nella settimana dal 24-30 novembre, le somministrazioni di vaccini anti Covid: sono state oltre 1,9 milioni, con una media giornaliera di 306.445. Decollano in particolare le terze dosi, che vedono un +52,5% rispetto alla settimana precedente, affiancate da prime dosi di nuovo in crescita e che vedono un balzo del 34,7%. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. Al primo dicembre (ore 6.15) erano state somministrate 6.543.004 terze dosi, con un tasso nazionale di copertura del 31,8% ma con nette differenze regionali: si va dal 21,6% del Friuli-Venezia Giulia al 44,5% del Molise.
Dopo due settimane di stabilizzazione intorno a quota 127 mila, nell’ultima settimana il numero dei nuovi vaccinati è salito a 168.377 (pari appunto al +31,5%). Tuttavia, i 6,8 milioni di persone ancora non vaccinate “crescono troppo lentamente” e “due fasce in particolare preoccupano: da un lato 2,57 milioni di over50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione, dall’altro i 1,16 milioni nella fascia 12-19 che “influiscono negativamente sulla sicurezza delle scuole”.
“In questa fase d’incertezza legata alla variante Omicron – spiega il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – bisogna potenziare tutti gli interventi, seguendo il principio della massima precauzione. In particolare, incrementare le attività di sequenziamento, potenziare il tracciamento dei casi e monitorare attentamente le aree con rapido aumento di incidenza”. Per la popolazione rimangono fondamentali i comportamenti: “vaccinarsi e sottoporsi alla terza dose quando indicata e con massima priorità per anziani e fragili. Ma anche – conclude Cartabellotta – utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi, possibilmente FFP2 se affollati, rispettare il distanziamento sociale e ventilare frequentemente i locali”.