I maestri e le scuole di sci riceveranno, dalla Regione Piemonte dal 1° al 15 dicembre, indennizzi per complessivi 8,4 milioni di euro per i mancati guadagni provocati dal blocco delle attività durante la stagione invernale 2020-2021 a causa della pandemia Covid.
A tutti – spiega la Regione – verranno assegnati 200 euro una tantum se non hanno percepito un reddito negli ultimi tre anni, ma a questo importo minimo verrà aggiunto il 40% di quello medio dichiarato nel triennio 2017 2018 2019.
“Con questo provvedimento – spiegano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – aggiungiamo un tassello in più rispetto a quelli già messi in campo dalla Regione Piemonte che è stata la prima in assoluto nel panorama italiano a sostenere con fondi propri i professionisti della montagna che sono un asset strategico della nostra economia, ma anche fonte di sostentamento per migliaia di famiglie. Dopo un negoziato col ministero del Turismo e dello Sviluppo Economico – aggiungono Cirio e Poggio – siamo riusciti a ottenere per il settore il maggior numero di fondi disponibili che seppure non sufficienti a colmare integralmente le perdite per l’interruzione delle attività, sono il segno che questa amministrazione non abbandona i proprio ambiti di eccellenza».
Il budget stanziato dalla Giunta di 8,4 milioni fa parte di un pacchetto più ampio di indennizzi previsti per gli operatori della montagna che si aggiunge a quello di 2,6 milioni erogato a marzo con un bonus una tantum da 200 a 2.000 euro e di 600 euro per i giovani maestri che nel 2020 avevano ottenuto l’abilitazione senza però riuscire ad iniziare l’attività di insegnamento.